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Il mare (migliore) senza barriere è a Rodi

Ricciardi: “In linea di massima tutte le spiagge della provincia sono accessibili”.

 

Stabilimenti balneari accessibili e strutture attrezzate con servizi specializzati. Sono i ‘punti fermi della ricerca della meta in cui trascorrere le vacanze al mare, che ogni anno per i bagnanti disabili diventa uno stress. Non è sufficiente disporre di passerelle, water adattati e scivoli d’accesso per consentire una piacevole vacanza a un cliente disabile. “In linea di principio gli stabilimenti balneari della provincia di Foggia -riferisce l’ingegnere Andrea Ricciardi, presidente della commissione barriere architettoniche dell’associazione foggiana “Le Ragioni del Cuore”- sono tutti accessibili. Sul Gargano, a Cagnano Varano e Marina di Lesina, sul litorale tra Manfredonia e Siponto, tutti si sono adeguati e diverse sono le spiagge senza barriere” Il che è già un passo in avanti rispetto a qualche anno fa;quando per le persone in carrozzina godersi le spiagge era davvero una chimera. Un contributo utile al mare senza barriere nel 2009 è stato l’investimento di 20 milioni di euro degli assessorati alle Politiche sociali e al Turismo della Provincia di Foggia: in 26 lidi
balneari della costa foggiana (Il Gabbiano, Ciccio a Mare, La Bussola, Hotel Adria, Camping Siesta, Michela Beach, Stella del Sud a Rodi Garganico; Baia di Manaccora, Onda Beach, Hotel Elisa a Peschici; Foggiamare, Lido Gino, Torre di Rivoli a Zapponeta; Gabbiano Beach, L’Ultima Spiaggia, Capolinea a Siponto; Bagno Centrale, Holiday a Lesina Marina; Lido Aurora, Lido Arcobaleno a Manfredonia; Punta delle Sirene, San Lorenzo a Vieste; Monsignor a Mattinata; Lido San Menaio; BagnoVarano a Ischitella; Panis Beach a Foce Vararo, Lido Ippocampo, Pianeta Mare nel villaggio turistico Ippocampo), l’accesso sulla spiaggia ed in acqua, nonché la possibilità di poter galleggiare tranquillamente in mare, è facilitato per gli utenti disabili grazie alla sedia Job. Uno strumento che abbatte le barriere architettoniche e che migliora la qualità dell’offerta vacanziera. Ma per rendere giustizia alle vacanze dei cittadini disabili, occorrerebbe che anche il resto dei servizi offerti fossero orientati all’accessibilità turistica. A Rodi Garganico una struttura ricettiva sensibile è “Siesta”, che oltre al camping e al villaggio prevede anche la formula hotel. “Abbiamo una piscina-mare con sistema elettrolisi per consentire anche agli utenti disabili di fare il bagno -spiega la moglie del titolare, Maria Giglio- proprio come in mare. L’intonaco è color sabbia e ci sono le cascate e l’idromassaggio. E bello vedere come anche per le coppie di anziani sia più semplice bagnarsi in piscina tenendosi per mano”. Gli appartamenti del residence sono a misura di disabile, a cominciare dall’ingresso e servizi igienici, incluso l’accesso diretto alla spiaggia per chi si muove in carrozzina ad appena 50 metri. Anche i servizi igienici del camping dispongono di docce adeguate alle esigenze dei disabili. “Lavoriamo molto con le Asl di Roma, da almeno 4 anni si servono delle nostre strutture i loro utenti, e nel tempo – continua la donna- ci siamo specializzati nell’offerta di servizi dedicati perché ci crediamo. Poi si crea un clima di condivisione e socializzazione tra tutti gli ospiti della nostra struttura”. La vacanza diventa l’occasione di integrazione privilegiata, smessi i panni della routine quotidiana confinata alle difficoltà che le limitate capacità di autonomia comportano per chi vive il disagio della disabilità. Tra le prime spiagge foggiane a dotarsi del Job, “Blu Marine”, presso il Lido del Sole, sempre a Rodi Garganico. “Al di là degli obblighi di legge, relativamente ai bagni e alle passerelle -spiega la titolare, Lorenza Lobascio -, facciamo anche piattaforme sotto l’ombrellone per chi arriva in carrozzina. Ci siamo dotati delle sedie Job appena uscite . Abbiamo delle vasche idromassaggio e un servizio di accompagnamento per i clienti disabili. Poi la spiaggia è molto ampia e ci siamo potuti dotare di passerelle fino al mare che girano intorno agli ombrelloni per agevolare i percorsi di chi ha difficoltà, ma anche per facilitare l’accesso delle mamme con i passeggini e degli utenti anziani. In 17 anni che gestiamo questo lido di migliorie ne abbiamo apportate di volta in volta”. Per garantire maggiori servizi per tutti. Al “Blu Marine” annualmente si ritrovano a trascorrere l’estate sotto l’ombrellone all’incirca una ventina di famiglie di disabili provenienti da tutto il territorio provinciale, e soprattutto dal Capoluogo dauno e da San Giovanni Rotondo, affezionate allo stabilimento balneare meglio attrezzato per rispondere in maniera soddisfacente alle loro esigenze di relax, che meritano attenzioni particolari a cui la cittadina garganica di Rodi pare essere particolarmente sensibile.

Roberta Fiorenti
l’Attacco