Mentre l’anno scolastico volge al termine e i maturandi iniziano i loro esami, l’università guarda già al prossimo anno. La novità è che anche la facoltà di Agraria diventa a numero chiuso, con 215 posti per il corso di laurea in scienze e tecnologie alimentari e 75 per il corso in scienze e tecnologie agrarie. Sia per Agraria, che per Medicina e Chirurgia sono stati già avviati i corsi di preparazione on-line per i test di ammissione. Cambiano le cose anche all’interno del cda. Ieri infatti è stato approvato il nuovo statuto : nel consiglio di amministrazione non ci saranno più nè Provincia, nè Comune. Enti fondatori che non siederanno più in consiglio. Una scelta dettata dalla necessità dei tagli imposti dalla riforma universitaria. Una scelta che lascia amareggiati i rappresentanti dei due enti locali che da sempre hanno sostenuto e spinto l’università a consolidarsi sul territorio. Un consolidamento a cui hanno contribuito con i propri bilanci e con il patrimonio immobiliare che ha consentito all’Università di imporre la propria autonomia. Ora il nuovo consiglio sarà composto da dieci membri: rettore, direttore generale, cinque docenti, due studenti e due membri esterni.