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L’ORRORE DELL’INFIBULAZIONE NELLA PDL DI VIESTE

La mutilazione ideologica portuale

Riceviamo e pubblichiamo da Nicola Ragno Coordinatore UDC Vieste

Da pochi giorni l’amministrazione comunale, appena insediata, sta lavorando sulla nuova struttura della società portuale Aurora spa per raggiungere, in tempi strettissimi, l’obiettivo del completamento strutturale e l’obiettivo verificare la validità delle azioni per il lancio commerciale della struttura stessa.
Il lavoro in corso, di per sé molto impegnativo e difficile per il coinvolgimento di soggetti idonei per competenze e professionalità idonee al raggiungimento degli obiettivi su indicati, vede impegnati sia gli amministratori che le dirigenze politiche dei partiti dell’attuale coalizione del governo cittadino PDL / UDC / FLI.

Ma pur sulla base di identici obiettivi che non possono discostarsi dal poter vedere completata al più presto la struttura portuale di vitale importanza per la nostra economia in forza lavoro, creazione d’impresa, utilizzo di nuove nicchie di mercato turistico, ecc. , non ci si riesce a confrontare in quanto proponenti metodologie profondamente diverse e fortemente contrastanti.

Da una parte il blocco UDC  che ritiene importante coinvolgere un gruppo di persone professionalmente idoneo per capacità tecniche e commerciali; dall’altra il blocco PDL che ritiene importante inserire persone occasionali e temporaneamente fuori servizio da impegni politici purché in linea con i principi dell’attaccamento alla “poltrona”.

Ma ancor di più il blocco UDC ritiene fondamentale sollecitare il completamento delle opere, e, partecipare, unitamente alla società che gestisce il porto, alla realizzazione di un programma di sviluppo economico con azioni commerciali mirate; mentre la PDL ritiene di seguire solo le opere di completamento con persone ed azioni già protagoniste del blocco operativo portuale sfociato poi nel contenzioso tra le società partecipanti all’appalto.

Ricordo che quel contenzioso sta costando alla comunità di Vieste grossi danni economici in termini di ritardo nell’avvio delle attività portuali a favore di altre realtà del nostro stesso territorio come Rodi Garganico, e nel prossimo futuro Manfredonia e Peschici, tutte partite progettualmente dopo di noi.

Amici lettori e concittadini, che malinconia una controparte politica cosi forte nei numeri elettorali ma cosi debole nella visione prospettica delle attività amministrative, ma determinata a non confrontarsi nemmeno con i partner della coalizione dimenticando molto velocemente il dialogo “bisognoso” pre elettorale per indossare nuovamente la casacca superba berlusconiana. Una casacca, sia pur obsoleta nella proposizione, piena di paillettes luccicanti utilizzata per annebbiare le menti dei nuovi amministratori ed adoperarsi cosi indisturbati in un’azione orribile di mutilazione: l’infibulazione ideologica.

Poveri ragazzi.  Mutilati cosi presto nella capacità di potersi esprimere liberamente e non avere così il piacere di sentirsi significativamente partecipi.

Povera città di Vieste. Mutilata ancora una volta nell’utilizzare forze ideologiche competenti e necessarie e non avere così il piacere di vedere completi i processi produttivi adeguati alle nostre potenzialità.

L’UDC non essendo riuscita ad avere un dialogo costruttivo con la PDL sulla problematica portuale, pur avendolo richiesto espressamente, esprime il suo rammarico sia per le modalità di gestione dei rapporti all’interno della coalizione, che per le scelte unilateralmente da loro effettuare e da noi ritenute assolutamente inadatte per un settore economico molto importante per la nostra città.

Nicola Ragno
Coordinatore UDC Vieste