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“K&Q” 2011: annullata la tappa di San Menaio

Ad una settimana dall’evento, dopo un intenso lavoro preparatorio e proficui contatti con alcuni rappresentanti istituzionali, la Fulvio Taffoni Eventi Sportivi si trova nella spiacevole condizione di dover annullare il “King & Queen of the Beach” 2011, l’atteso evento sportivo che avrebbe portato sul Gargano sedici campioni della serie A di pallavolo indoor maschile e femminile italiana. La prestigiosa manifestazione raccolse, lo scorso anno, un lusinghiero successo e diede al Gargano ampi ritorni di immagine e marketing territoriale, grazie al richiamo diretto esercitato sui turisti che si trovavano in zona, ma soprattutto grazie alla visibilità sui media locali e nazionali e a lunghe trasmissioni dedicate messe in onda sul canale SKY SPORT 2 della piattaforma satellitare di Sky.

La cancellazione dell’evento è stata decisa a malincuore –ma, nel contempo, con grande determinazione-, dallo stesso Fulvio Taffoni, a causa delle profonde lacune organizzative messe in luce da parte della Pro Loco di Vico del Gargano e San Menaio, presieduta da Giambattista Del Conte, che, dai riscontri avuti martedì, ha dimostrato di aver disatteso -nonostante le tante parole spese negli ultimi mesi- punti fondamentali che minano alla base la possibilità di allestire in modo dignitoso l’evento.

La Pro Loco non solo non ha comunicato le strutture disponibili ad accogliere gli atleti, ma ha posto condizioni restrittive alla ospitalità degli stessi. Oltre a questo, senza alcun motivo, ha risposto alla telefonata della ditta “Pesaro Feste” che avrebbe dovuto installare la tribuna della beach arena, di aver avuto problemi con il Comune e di richiamare in seguito per avere novità.

Su questa circostanza, il Sindaco di Vico del Gargano, Luigi Damiani, a cui va riconosciuta una grande disponibilità umana ed amministrativa,  ha assicurato che non è stato creato alcun problema alla Pro Loco, alla quale è stata data solo ampia disponibilità, confermata in un incontro che coinvolgeva almeno dieci persone, con reciproci impegni e strette di mano, non più tardi del 16 giugno scorso.

“Questi episodi, a meno di una settimana dall’arrivo degli atleti e a 10 giorni dall’evento”, ha dichiarato Fulvio Taffoni, “minano il rapporto di fiducia e stima che già dall’anno scorso si era stabilito tra la mia agenzia e San Menaio, come location di eventi di beach volley. O meglio, il problema nato con la Pro Loco, che liberamente aveva assunto su di sé determinate responsabilità, manda all’aria quanto fatto di buono l’anno scorso e anche quest’anno da altre persone.
Ci rimproveriamo solo l’errore di avere trasferito la fiducia data e meritata l’anno scorso da personaggi importanti e limpidi come Matteo Cannarozzi a persone come il Presidente della Pro Loco che non si sono dimostrati all’altezza dell’impegno. Questa circostanza e il fatto di non avere formalizzato con un contratto, sempre per fiducia, quanto stabilito ‘a voce’, ci impedirà di mettere di fronte alle proprie responsabilità, in sede giudiziaria, chi ha tenuto questo atteggiamento. Ma non ci impedisce di denunciare l’accaduto sotto il profilo morale, informando l’opinione pubblica”.
“Per la prima volta, in dodici anni”, prosegue Taffoni, “il progetto K&Q dovrà cancellare un evento. Per la prima vota, le due corone non verranno assegnate. Un fatto grave, gravissimo, che non può rimanere senza conseguenze, per i danni di  immagine che ricadranno sul sottoscritto e per i contemporanei danni allo stesso territorio di Vico Del Gargano e San Menaio, che dovrà rinunciare a 20 ore di visibilità televisiva su un grande network sportivo satellitare e, soprattutto, vedrà macchiata la propria credibilità come location per ospitare futuri eventi. Direi, inoltre, che il comportamento della presidenza della Pro Loco dovrebbe far riflettere i tanti operatori turistici della zona che avevano dimostrato grande generosità e disponibilità. E’ uno schiaffo alle legittime aspirazioni di visibilità di San Menaio e Vico Del Gargano”.

La sofferta decisione è stata presa proprio per evitare brutte figure sia all’organizzazione che alle località garganiche, visto che sicuramente l’accoglienza degli ospiti e lo svolgimento delle competizioni non sarebbero state del livello qualitativo minimo richiesto e avrebbero comportato commenti negativi sia da parte dei protagonisti che da parte dei media che, intervenuti sul luogo, avrebbero riscontrato le lacune denunciate.