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“I Turchi, dalla Puglia all’Albania” [SERVIZIO TG]

Da sinistra: la prof.ssa Patrizia Resta, l'assessore provinciale alla cultura Billa Consiglio, il maestro Matteo Siena e il prof. Mario Spedicato

Stragi e sconfitte per un passato che non muore. Ne ha parlato il maestro Matteo Siena a Foggia premiato per la sua "vita spesa per la cultura della comunità".

 

Da sinistra: la prof.ssa Patrizia Resta, l'assessore provinciale alla cultura Billa Consiglio, il maestro Matteo Siena e il prof. Mario SpedicatoSi è tenuto giovedì pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo Dogana, il convegno "I Turchi, dalla Puglia all’Albania. Storie di stragi e di sconfitte", ideato dalla giornalista e docente Emma Gioseffi in qualità di ex alunna dell’emerito maestro Matteo Siena, vera e propria memoria storica e colonna culturale della città di Vieste, intervenuto con vivo interesse per l’occasione nonostante l’età avanzata. All’evento hanno inoltre preso parte Mario Spedicato, professore di storia all’università di Lecce, specializzato in storia della Puglia, e Patrizia Resta, professoressa responsabile della cattedra di Antropologia all’università di Foggia.

Il convegno, attraverso gli interventi delle personalità invitate, ha saputo evidenziare con assoluto scrupolo storico la volontà della popolazione turca di insediarsi in territorio europeo per tutto il XV secolo, portando all’attenzione del pubblico quanto il passato sia strettamente collegato al presente (è noto, infatti, come tutt’oggi la Turchia reclami la sua entrata nell’Unione Europea). Al professor Spedicato è spettato il compito di riesaminare gli assedi turchi di Otranto e Manfredonia mentre la professoressa Resta ha attentamente indagato il fenomeno antropologico degli albanesi in Italia e, più specificamente, in Puglia, per il tramite dell’eroe storico Giorgio Castriota Skanderbegh. In ultimo la parola è passata al maestro Siena per un appassionante excursus delle scorrerie turche in territorio viestano: grande atmosfera per la rievocazione del noto massacro del popolo sulla "chianca amara", avvenuto il 15 luglio 1554 per mano del corsaro ottomano Dragut Rais, in cui persero la vita oltre tremila persone di Vieste.

L’organizzatrice Emma Gioseffi, con questo convegno, ha anche inteso premiare con una targa al merito lo stimato maestro Siena per una "vita spesa per la cultura della comunità"; accogliendo il dono senza celare una commossa emozione, il maestro si è detto immeritevole di tale riconoscimento ed ha ringraziato tutti i presenti accorsi per la manifestazione.

Giuseppe D’Errico
IlGrecale


Il servizio realizzato dall’emittente televisiva foggiana TeleBlu (che si ringrazia per la concessione) sul convegno e sulla consegna del riconoscimento al maestro Siena

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