Subentrato al titolo sportivo dei Biccari in «Seconda Categoria».
Dopo l’acquisizione a partecipare al torneo di «Seconda categoria»(rilevato il titolo del Biccari), ora per il Peschici il compito di scegliere l’allenatore della prossima stagione sarà probabilmente il più duro lavoro per la nuova società. Quella dell’allenatore è la scelta più difficile. La piazza di Peschici riserva pressioni: non bisognerà sbagliare questa mossa. Quasi un imperativo per la nuova società. Lo scenario è abbastanza delineato: tre nomi su tutti, da Carlo Gaeta (lo scorso anno a San Nicandro), a Sante Lapomarda (sulla panchina della Viestese) a Michele Simone (del Carpino). «Nessun problema, sarà il Peschici a scegliere il nuovo tecnico — dice il presidente Lino Marino -. Lapomarda ci piace ma non c’è solo lui, abbiamo diverse soluzioni e nel giro di una decina di giorni daremo l’annuncio». Peschici che ritorna dopo un decennio nelle categorie che contano. «Si tratta di un progetto affascinante — rimarca ancora Marino — un progetto a lungo termine ma nel quale proveremo a vincere fin da subito». Ora i tifosi vogliono sapere qual sarà l’identikit della squadra che affronterà la prossima stagione. «Dovrà essere una squadra composta da uomini che remano tutti dalla stessa parte — precisa il ds Mauro La Torre — . Dovranno farlo per due motivi, principalmente: per la loro terra innanzi tutto e per portare la società del Peschici nelle posizioni che merita nel calcio regionale. Non vogliamo calciatori che vengano a cercare gli ultimi anni della loro carriera. Questo non significa che non possano arrivare dei calciatori anche di 3O o più anni, ma che chi viene deve essere animato da grandissime motivazioni. Ma sarà un Peschici giovane e frizzante». Le scelte sul tecnico influiranno sulle scelte di mercato. «Sul sintetico avere giocatori tecnici e veloci può anche essere un vantaggio, ma se devo essere sincero ho anche visto giocatori di una certa stazza fare molto bene su campi in sintetico». Ma si pensa alla scelta tecnica: si potrà capire in quale direzione ci si muoverà per il calciomercato. E soprattutto sull’organico che gli sarà messo a disposizione. Non c’è dubbio che il nome più gradito alla piazza resti quello di Sante Lapomarda, per il valore del tecnico e per motivi affettivi, essendo stato giocatore del territorio.
Antonio Villani