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Gargano, custode dei segreti degli scomparsi

Aumenta il mistero quando cresce il numero degli scomparsi, inghiottiti dal Gargano. Il mistero su che fine abbiano fatto quei nomi e quei volti che all’improvviso sono spariti dalla vita reale e sono entrati nelle cronache dei giornali.  L’allevatore imparentato con i Libergolis e sparito da dieci giorni senza un apparente motivo è solo l’ultimo di una lista di nomi, di volti di persone scomparse, ancora senza un perchè. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando di ricostruire la storia di Alessandro Ciavarrella, lo studente di Monte Sant’Angelo scomparso una mattina, uscito per andare a prendere un caffè al bar. La famiglia non sa ancora che cosa è successo da quell’11 gennaio del 2009. Sono stati tanti i tentativi di scrivere le pagine che mancano in questa storia. Si è provato con appelli, fiaccolate, cani specializzati, esami del Dna. Ma ancora oggi, cosa sia successo ad Alessandro, rimane un mistero. Resta un mistero anche la scomparsa di Francesco Simone, sparito il 23 luglio del 2009, giorno del suo compleanno, da Mattinata, dove ha lasciato la moglie e i suoi due figli in attesa di risposte. Il suo nome compare nell’inchiesta sui fiancheggiatori dell’ex super latitante Giuseppe Pacilli, catturato il 13 maggio scorso, dopo una fuga di due anni. Ancora da Mattinata nel 2003 scompare Angelo Iaconeta, 37enne, guardiano di un lido balneare. E dal 2001 si cerca di capire che fine abbia fatto Pasquale Luciano Montani, sparito a 37 anni da Mattinata. La sua auto fu trovata nel suo stesso podere con i fari accesi, due bossoli esplosi e segni evidenti di colluttazione. Il suo nome ricompare tre anni dopo nell’inchiesta sulla mafia garganica, ma chi lo abbia ucciso e dove sia il suo corpo resta ancora un segreto.