Menu Chiudi

Vieste/ Tarsu evasa, il j’accuse di Annamaria Giuffreda

Annarnaria Giuffreda, candidatasi per il centrosinistra alle scorse amministrative del Comune di Vieste, avrà il prossimo 14 luglio, nella seduta consiliare sull’approvazione del bilancio preventivo 2011, la prima occasione per svolgere a pieno il suo ruolo di leader dell’opposizione all’amministrazione di Ersilia Nobile. Il casus belli è l’intricata questione Tarsu.

Come è noto, Gigi Manzionna (Hotel degli Aranci, Punta Lunga, Spiaggia Lunga, Orchidee, Diomedee e Capo Vieste), Nicola Rosiello, assessore al Turismo con Scialmarino, Continental ; Raffaele Zaffarano, assessore all’Urbanistica (Resindence Defensola);  Franco Forte (Forte Hotel), Francesco Notarangelo (Club in), Girolamo Notarangele (Hotel Mediterraneo) Giuseppe Vescera (Oasi) e Falcone (Hotel Falcone) hanno fatto ricorso al Comune di Vieste per adeguare la tassa dei vani alberghieri a quelli abitativi. Per uno strano motivo, ancora tutta da decifrare, il Comune di Vieste, che afferma con la sua tecnostruttura di non aver ricevuto i ricorsi, è risultato soccombente dal momento che non si è costituito come parte in causa. Amministratori e grandi elettori Pdl si ritrovano oggi nel doppio ruolo di ricorrenti e di rappresentanti istituzionali della cittadinanza viestana, gabbata doppiamente. Il danno erariale per il Comune infatti, è pari a 1,5milioni di euro. “Chiederemo come Pd e come opposizione le dimissioni dei due amministratori, coinvolti nella vicenda. Lo faremo nel corso del prossimo consiglio, il 14 luglio. Usciremo con un documento”, rileva decisa a l’At- tacco Annamaria Giuffreda. Secondo quello che è stato riferito ai consiglieri in commissione il sindaco Ersilia Nobile avrebbe avviato un’indagine interna e avrebbe inviato un esposto alla Procura della Repubblica sull’affaire notifiche. Il medico viestano è netto. “La vicenda è molto grave. Le dimissioni hanno una doppia valenza. Di natura legale e morale. Non è possibile che gli assessori che sono tra coloro che hanno stabilito le tariffe della Tarsu facciano ricorso al Comune e usufruiscano di un errore, che potrebbe risultare anche una truffa combinata, che danneggia gravemente le casse comunali. Come fa un assessore, che conosce il rischio che corre il Comune, a non sentire il bisogno di avvertire il primo cittadino su una tale dimenticanza della tecnostruttura? Il problema è di natura morale, su quello legale interverrà la magistratura”. E aggiunge: “Noi poniamo all’evidenza un fatto: su questa amministrazione grava un problema morale grande come un macigno. Chiediamo le dimissioni dei due assessori. Alla cittadinanza non si possono chiedere sacrifici senza che la classe dirigente dia l’esempio. La posizione di Annamaria Giuffreda è assai chiara.

Antonella Soccio
L’Attacco