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Calcio/ U.S. Foggia ok l’iscrizione ma la società precisa…..

La U.S. Foggia spa, avverte l’esigenza:

 

1) di fare chiarezza sui fatti e misfatti che, nei giorni scorsi, sonoavvenuti;
2) di segnalare la continua e costante campagna denigratoria, da parte di alcuni organi di stampa e di alcune testate televisive che, eludendo, sistematicamente, il diritto di critica, pur garantito costituzionalmente, diffondono notizie false e tendenziose, finalizzate a diffamare la U.S. Foggia spa, e la famiglia Casillo,
3) di denunciare un clima di terrorismo psicologico che avviluppa l’intera città di Foggia e tende a bloccare qualsiasi meritevole iniziativa che questa società ha cantierizzato per rilanciare l’immagine del calcio a Foggia, fino a qualche tempo addietro, patrimonio privato di alcuni personaggi che poco o niente avevano a che fare con il calcio, utilizzandolo come strumento di immagine per la realizzazione di altre iniziative imprenditoriali;
4) di chiarire, definitivamente, i rapporti con i tifosi, soprattutto con le frange organizzate, alcune delle quali, fino a ieri, hanno lanciato messaggi minacciosi ai limiti del codice penale. Quanto al primo punto: la società ritiene di aver depositato tutta la documentazione idonea per l’iscrizione al campionato. Ciononostante, la “iscrizione con riserva”, ha obbligato ad analizzare, con la dovuta
attenzione, quali potevano essere le “criticità”, rappresentate in prima istanza dalla Lega, che ostavano all’iscrizione. L’attenzione si è concentrata sulle condizioni tecnico amministrative della documentazione relativa alla stadio “Pino Zaccheria” che, come è a tutti noto, non è
adeguato rispetto alle norme federali ( e risulterebbe carente delle certificazioni di collaudo della Tribuna Centrale), nonché sulla fidejussione). Dopo ampia analisi si è provveduto, a corredo della documentazione depositata, ad integrare la stessa, relativamente alle garanzie prestate, non potendo avere poteri specifici sui problemi relativi allo Stadio (di competenza del Comune di Foggia ): il tutto per non incorrere in spiacevoli sorprese. La scelta del “silenzio” serbato dalla società sui detti problemi, non è stato adottato strumentalmente per nasconderli, ma frutto di una decisione aziendale finalizzata ad evitare facili strumentalizzazioni. I dirigenti della U.S. Foggia spa non si sono mai sottratti alle loro responsabilità! Quanto al secondo punto:  va detto che è sotto gli occhi di tutti come un giornale ed una televisione locale, continuino, giornalmente, a creare un clima di ostilità attorno alla U.S. Foggia spa, con la pubblicazione di articoli diffamatori sulla persona del sig. Casillo Pasquale e della sua famiglia che, per mole e per accanimento terapeutico sono pari solo alla campagna mediatica denigratoria posta in essere nei confronti dell’On.le Giulio Andreotti, quando fu ingiustamente accusato dei essere il mandante dell’omicidio Pecorelli. Si nota, con tutta evidenza, come la penna che scrive è impugnata dal “servo della gleba” a servizio del Puparo che muove i fili invisibili; la voce dello speaker  che parla proviene da un ventriloquo che muove la
bocca del “pupazzo” che scimmiotta dinanzi al piccolo schermo. Se non fosse per la gravità delle menzogne propalate, verrebbe da dire che sono patetici e potremmo riderci su. Ma così non è! Il loro servile agire determina  allarme sociale.  Performance da clown da Circo Moira Orfei lasciateli ai veri pagliacci che, durante le rappresentazioni circensi, sono molto più seri di Voi. Altro aspetto importante è la sussistenza dei contenziosi per il pagamento dei debiti pregressi. Qualcuno dovrà spiegare, non solo a questa società, ma alla Città intera, come mai, in passato, non si sia proceduto a
verificare le note vicende legate all’immobile del sig. Coccimiglio; alla montagna dei debiti ereditati e non certificati in bilancio all’atto della cessione delle quote. Come mai sussista questa ostinata voglia di non adempiere alle obbligazioni assunte. Come mai si sia deciso di sospendere il pagamento delle obbligazioni personali e pregresse ( ad esclusione della ditta Ramundo, la quale è gestita da persone responsabili ed intelligenti), garantite da contratti di sponsorizzazioni triennali delle società ( e non in proprio) degli obbligati. La società U.S. Foggia è stata monopolizzata da grossi imprenditori che hanno tentato, in tutti i modi, di porre l’attuale compagine societaria in uno stato di estrema criticità economica e che ha costretto la famiglia, nel giro di qualche giorno, a sborsare oltre € 400.000,00 per ripianare il bilancio. Ci si domanda se questi imprenditori, che per iscrivere la squadra allo scorso campionato hanno dovuto mendicare la colletta, raggranellando poco più di € 320.000,00 dalla Assoindustria foggiana, siano meritevoli di essere annoverati nella categoria degli imprenditori! Si è stati costretti a sborsare € 600.000,00 per la prestazione della fidejussione bancaria e lo si è fatti da soli. Ci conforta sapere che c’è qualcuno che ama questa società e crede nel “progetto Foggia”. A queste persone diciamo grazie e ci rivolgiamo a loro per chiedere, quali imprenditori sani, di condividere il nostro progetto e di aggregarsi alla società. Il Pescara Calcio, può garantire al suo allenatore, 23 soci che gestiscono e soddisfano le richieste. Le perdite eventuali si dividono per 23. Noi non le dividiamo con nessuno! Quanto al terzo punto: va detto che il sistema bancario, ad esclusione della Banca Popolare Pugliese, che va ringraziata nella sua totalità, dal direttore della filiale di Foggia all’ultimo impiegato, per la disponibilità professionalità e competenza prestata alla causa rossonera, ha chiuso i cancelli al cospetto della dirigenza rossonera. Le fidejussioni si realizzano con i SOLDI CONTANTI e NOI QUELLI ABBIAMO PORTATO. Diteci che cosa non andava. Forse la telefonata di qualcuno,
finalizzata a intercettare la operazione in corso che, per effetto di tanto, veniva abortita in partenza? Forse il nome di Pasquale Casillo echeggiava, come il “fantasma del Louvre” ed era di ostacolo alla
operazione? Le banche si sono arricchite nei tempi belli ed ora dimenticano facilmente il passato. Il sig. Pasquale Casillo non ha truffato alcuna banca e ciò è conclamato da provvedimenti giurisdizionali. Forse qualcuno l’ha dimenticato! Ci hanno chiuso le porte in faccia per
fare in modo che il Foggia non si iscrivesse al prossimo campionato, tutto ciò nonostante la presenza dei soldi in contanti per accendere la fidejussione. E’ questo quello che la gente deve sapere. Si uccide più con il cicaleccio, con le basse insinuazioni che con la pistola. Grazie a Dio abbiamo superato, nonostante i tanti ostacoli, anche questo. Ma ci chiediamo: quale è la prossima mossa? Grazie ancora a tutti coloro che ci hanno aiutato a superare il “porto delle nebbie”.
Quanto al quarto ed ultimo punto: va detto che il rapporto con i tifosi è stato sempre improntato alla massima disponibilità. Le conferenze stampa sono state aperte anche a loro e ciò perché essi con noi sono il Foggia: quel Foggia che vive la domenica calcistica sugli spalti ed incita chi si danna sul campo. Ma ciò non consente a nessuno di minacciare ( “uomo avvisato mezzo salvato”) chi si spende per dare una dignità sportiva a questa Città. Questo atteggiamento lasciamolo ai “coatti” dei bagni penali. I tifosi hanno, e devono avere, la dignità di tifosi. Criticare, dissentire, ma non minacciare. Preghiamo coloro che si definiscono tifosi organizzati, di aprire gli occhi, di analizzare i fatti, di non farsi strumentalizzare dal “Mangiafuoco” di turno. E’ finito il tempo dei Pinocchi. Burattini non ve ne sono più. Ciò lo diciamo a Voi, tifosi, che soffrite e gioite con Noi e, ciò solo per il bene del Foggia Calcio, non per altro. Quest’anno dobbiamo dare a mister Bonacina il nostro più profondo contributo in termini di calore e solidarietà. La squadra verrà e sarà altrettanto competitiva. Ne potete star certi. La società Vi invita a sostenerla con il contributo del Vostro abbonamento. Miglior investimento, Vi assicuriamo, non potrete fare del vostro denaro.

A presto e forza Foggia.