Menu Chiudi

Gino Lisa: è braccio di ferro fra Darwin e Regione

Non lasciava presagire nulla di buono quel silenzio sulla prosecuzione dei voli dal Gino Lisa dopo il 30 settembre con la Darwin. E infatti celava la richiesta di 4,8 milioni di euro all’anno per proseguire i collegamenti aerei. La compagnia svizzera ha inoltre posto l’ultimatum: la risposta deve arrivare entro il 15 luglio o non se ne fa nulla. La Regione può spingersi solo fino a 2 milioni e mezzo, ma come ha spiegato l’assessore al ramo Minervini, se anche ci fosse una disponibilità maggiore, la Regione avrebbe difficoltà a spiegare il versamento di questa somma visto che la fase di start up dell’azienda è finita e la compagnia svizzera nei primi tre anni di attività ha usufruito di notevoli agevolazioni. Per questo lui avrebbe replicato, "prendere o lasciare, non c’è la possibilità di contrattate". Il rischio di mercato è una possibilità che va tenuta in considerazione, ha aggiunto Minervini, la Darwin in tre anni ha ricevuto 18 milioni di euro: "c’era un piano industriale e così come noi abbiamo rispettato tempi e accordi, ci aspettiamo che lo facciano anche loro". D’altra parte il direttore finanziario della compagnia ha detto la sua: "La clausola contrattuale del contratto prevede anche la risoluzione della convenzione dove le prestazioni a carico dell’operatore siano troppo onerose". Un nodo difficile da sbrogliare proprio quando sembra invece che arrivino schiarite sull’allungamento della pista.