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Vieste – Parcheggi a spina di pesce, anzi no

E’ durata solo 72 ore la disposizione dei parcheggi su viale XXIV Maggio a Vieste; tre giorni fa, infatti, la segnaletica orizzontale che imponeva la sosta delle auto parallelamente al marciapiede aveva lasciato il posto alle indicazioni sul parcheggio cosiddetto a “spina di pesce”, ossia in diagonale rispetto alla carreggiata.

A dettare quella scelta c’era la necessità di regolamentare la sosta selvaggia che sistematicamente avveniva sul lato destro della strada, quella in cui è vietata ogni tipo di fermata. Ma chi ha pensato alla sistemazione a spina di pesce non ha fatto i conti con la larghezza del piano stradale e con la lunghezza delle tante station wagon che affollano la nostra cittadina che, una volta sostate, occupavano talmente tanto la carreggiata da creare ingorghi ogni qualvolta doveva passare un furgone. Sono state sufficienti solo 72 ore, quindi, per “inserire la retromarcia” e ripristinare lo stato dei luoghi com’erano 4 giorni fa.

O quasi. Si, perché le strisce gialle che indicavano che il parcheggio era riservato a residenti ed autorizzati, ora sono diventate azzurre, vale a dire che la sosta in quel punto è a pagamento. Ma mancano ancora i mezzi per poter pagare. Si parla di casse automatiche da distribuire lungo il viale XXIV Maggio e corso Lorenzo Fazzini (la cui modalità di sosta è rimasta a spina di pesce in quanto il piano stradale è più largo), ma che ad oggi non sono ancora state installate. E’ facile immaginare l’imbarazzo del turista che cerca la macchinetta dove poter inserire le monetine (o il tabaccaio dove comprare il grattino) e che si sente dire “stia tranquillo, hanno fatto prima le strisce e poi decideranno come far pagare la sosta”.

Sono state cancellate le strisce per il parcheggio a spina di pesce, quindi, ma si sarebbero cancellate comunque, esattamente come si sono cancellate quelle fatte non più di quindici giorni fa per indicare gli attraversamenti pedonali. Il bianco è rimasto luminoso finchè gli operai della ditta appaltatrice non hanno rimosso i coni. Vernice inadeguata? Periodo dell’anno troppo caldo? Orario di lavoro inopportuno? Non sappiamo quali siano state le cause della sparizione magica delle strisce, fatto sta che in meno di due settimane il lavoro fatto è stato pressocchè azzerato, per buona pace della considerevole cifra (si vocifera 37 mila euro, dato non ufficiale) sottratta ad un bilancio già carente di suo. Per concludere, ai dossi presenti sui lungomari Mattei, Europa e Vespucci non è stato fatto il fondo di colore rosso che ne indica la presenza.

Due le domande che si pone la gente in queste ultime ore: per risparmiare qualche centesimo non sarebbe meglio dotare il Comune delle attrezzature necessarie a fare questi tipi di lavori da far svolgere a manutentori e tecnici già facenti parte della pianta organica? E soprattutto, considerato che siamo a metà luglio e si stanno ancora svolgendo i lavori di allestimento per accogliere i turisti (e che all’orizzonte non si vede ancora alcun programma di eventi), a Vieste quando arriverà l’estate?

Sandro Siena