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CARPINO FOLK FESTIVAL – Lunedì 8 agosto alle ore 22,00 in Piazza del Popolo PATRIZIA LAQUIDARA

 

… è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine
Descritte frequentemente come giovani donne, spesso molto attraenti e in grado di sedurre gli uomini; altre volte però appaiono invece come esseri per metà ragazze e per metà rettile o pesce, in grado di lanciare forti grida (in Veneto esisteva, fino a poco tempo fa, il detto "Sigàr come n’anguana", gridare come un’anguana). In altre storie sono delle anziane magre e spettrali, o figure notturne che si dileguano sempre prima che chi le incontra sia in grado di vederne il volto. Vestite, nelle leggende friulane, quasi sempre di bianco, altre tradizioni affermano che amassero, invece, i colori brillanti e accesi, come il rosso e l’arancione (in rari casi appaiono con stracci logori di colore nero).

Il prossimo 8 agosto la giovane e attraente anguana, Patrizia Laquidara, sarà in Puglia al Carpino Folk Festival H2o che per la XVI edizione è completamente dedicato al patrimonio culturale dell’acqua.

E’ partito a giungo da Vicenza per approdare in diverse città del nord e centro Italia, il live tour “Il Canto dell’Anguana” dove Patrizia Laquidara presenta il suo ultimo progetto discografico, uscito lo scorso gennaio (prodotto da Giancarlo Trenti per Slang Music).

Patrizia per questo lavoro si è ispirata alla mitologica creatura femminile della tradizione popolare veneta, rinomata per la sua duplice natura terrestre e acquatica ossia umana e animale da cui deriva il suo potere di metamorfosi e i suoi ambigui ambivalenti poteri, benefici e allo stesso tempo terrificanti.

Il Canto dell’Anguana ha già raccolto il consenso unanime della critica che l’ha definito: “Uno splendido progetto di canzoni dialettali” (Jam), “Un disco meraviglioso” (Beat Magazine), “Un disco maturo e riuscito” (il Manifesto), “Un gioco con il mito e con le forme del desiderio” (Il Giornale della Musica), “Canzoni di straordinaria efficacia” (Mescalina), “Magico, arcano, seducente e misterioso come un canto di sirene” (Corriere del Veneto), “Album bellissimo, fascinoso nell’idea, nell’elaborazione e nell’interpretazione” (L’Arena), “Ballate saporite, intessute di venti balcanici” (Internazionale), “Capacità sbalorditiva di ammaliare e di stregare” (Raro), “Arriva dritto al cuore dell’ascoltatore” (Attikmusic), “Di una bellezza imbarazzante” (Fullsong)…

Uno spettacolo questo portato in tour, dove le atmosfere magiche e rarefatte della ballata si alternano ai ritmi indiavolati e gioiosi della taranta e dei balli di paese, di suoni mediterranei dove gli strumenti acustici del violino e della viola (Maria Vicentini), fisarmonica (Thomas Sinigaglia), chitarre e mandolino (Giancarlo Bianchetti), batteria (Nelide Bandello), percussioni (Luca Nardon) e basso (Davide Garattoni) si fondono con campionamenti e fiati dal sapore balcanico, elettronico. Suoni d’acqua e versi di pipistrelli incontrano rumori di catene e metalli, intervallati da brevi aneddoti di storie e leggende riguardarti l’Anguana, figura mitologica protagonista dell’album, recitate e suonate (Kaoss Pad e Helicon Voice) da Patrizia Laquidara.
Il palcoscenico si trasforma così in uno specchio d’acqua dove l’atmosfera densa e principalmente notturna crea paesaggi di luci e ombre che simulano le fasi lunari, in cui le manifestazioni atmosferiche s’imbattono, facendo splendere meravigliose eclissi.

Il talento eccentrico della Laquidara fa spaziare questa giovane artista da una tournee’ in Brasile agli Stati Uniti, dal Giappone al Portogallo, dal Marocco all’Inghilterra, dal teatro alla produzione artistica di un disco di musica popolare, da collaborazioni prestigiose che spaziano dalla musica contemporanea, d’autore, jazz (Arto Lindsay,Ben Perowsky, Smokey Horlem, Tom Bartlett, Alfonso Santimone, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Mario Venuti, Andrea Chimenti ecc ) alle colonne sonore (Paolo Buonvino) alla musica popolare (Ambrogio Sparagna, Elena Ledda, Mauro Palmas, Ben Mandelson, Nicola Parov, Guo Yue, Rodrigo Leao, Davide Van des Sfross, Stefano Valla, Sandra Kerr, Wu Fei ecc ) alla scrittura di canzoni che l’hanno portata in breve tempo a farsi conoscere in Italia e anche all’estero come cantante, autrice, compositrice e anche produttrice.
Con i suoi due precedenti album Indirizzo Portoghese, prodotto da Pasquale Minieri (Rosso di sera-Virgin record) e Funambola prodotto da Arto Lindsay(Ponderosa music and art), conquista e entusiasma la critica musicale specializzata. Vince inoltre vari premi (ben tre premi Festival Premio citta’ di Recanati 2002, Premio della critica Festival di Sanremo 2003, premio cantante di musica popolare IMAIE 2007, il Premio Tenco nomina il suo album Funambola fra i cinque piu’ belli del 2007, Noite luar, colonna sonora del Film Manuale d’amore e’ stata nominata al David di Donatello…) e si fa conoscere al pubblico grazie a un’intensa attivita’ live, conquistando credibilita’ di stampa e critica e ottenendo un posto di rilievo nel panorama musicale italiano.