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Tassa di soggiorno via libera a Tremiti»

In Puglia, al momento, la tassa di soggiorno è applicata nei Comuni di Alberobello, Tremiti, Veglie e Otranto. E proprio il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, convocato ieri dal Consiglio direttivo dell’Anci Puglia per spiegare come sta funzionando, in questa prima parte d’estate, l’applicazione della tassa di soggiorno.

 

Anche per le Tremiti, come per Otranto, il Tar respinge il ricorso di chi voleva sospendere l’introduzione della cosiddetta tassa di soggiorno. Un altro punto a favore della misura che, come ricordato anche ieri nel corso di un nuovo direttivo della sezione pugliese dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), è una delle poche in grado di riequilibrare un sistema fiscale di tipo federale, al quale si sta passando senza dotare gli enti locali, e i Comuni in particolare, degli adeguati anticorpi per far fronte al taglio delle risorse. Anci aveva ricordato nei giorni scorsi che «la tassa di soggiorno è una tassa di scopo e i comuni lo sanno benissimo, lungi dai Comuni fare cassa con questa imposta. Il turismo è il futuro della nostra economia, il motore dello sviluppo della nostra regione e gli enti locali sono in prima linea per sostenerlo».
In Puglia, al momento, la tassa di soggiorno è applicata nei Comuni di Alberobello, Tremiti, Veglie e Otranto. E proprio il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, convocato ieri dal Consiglio
direttivo dell’Anci Puglia per spiegare come sta funzionando, in questa prima parte d’estate, l’applicazione della tassa di soggiorno, spiega: «Abbiamo lavorato – dice – per approntare una misura il più possibile condivisa con gli operatori dei settori coinvolti. Abbiamo deciso sin dall’inizio di abbinare l’introduzione di questa tassa con la fornitura di nuovi servizi. E posso dire che gli standard di qualità raggiunti finora ci danno ragione. La tassa di soggiorno è anche una cartina di tornasole. Qualsiasi turista, dopo aver verificato di persone quale sia il livello della nostra offerta, può decidere se tornare da noi o meno. Inoltre siamo stati in grado di contenere la tassa nella misura massimo di 2 euro (la legge nazionale consentirebbe di arrivare a 5, ndr) per le strutture ricettive di più alta classificazione e limitandola ai primi sette giorni di permanenza. Questo vuol dire che dall’ottavo giorno, la tassa non si paga più».
Chi paga la tassa a Otranto ha diritto a ricevere la Otranto card che comprende: visite guidate
gratuite con guide professioniste che è possibile effettuare su due turni (uno mattutino e l’altro pomeridiano) giornalieri; bike sharing (noleggio di biciclette pubbliche) gratuito; servizio mirato di informazione ai turisti e parcheggi gratuiti, fino alle 17, nelle aree satelliti intorno alla città. Dopo le 17 il parcheggio costa 2 euro, ma la tariffa è unica e consente la sosta fino alle 24. Da ciascuno di questi parcheggi parte una navetta per il centro cittadino che è gratuita. Ancora è possibile usufruire di punti wi fi gratuiti in città e sconti nei musei e del 10% negli esercizi commerciali convenzionati.