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Parlamento della legalità un patto con il Parco del Gargano

Il commissario Pecorella: “pensiamo ai giovani”.

 

«Dove c’è aria nuova e fresca si può respirare serenamente a pieni polmoni. I giovani del Gargano hanno bisogno di un terreno fertile sul quale far crescere i propri talenti ed aspirazioni, e, soprattutto di un ambiente sano dal quale sia totalmente assente la gramigna dell’illegalità. Ed è mio desiderio controfirmare prossimamente un Protocollo di Intesa culturale tra noi Ente Parco Nazionale del Gargano e il Centro Studi Parlamento della Legalità per coniugare anche l’amore e il rispetto del- l’ambiente». Questo ha dichiarato Stefano Pecorella, commissario del Parco del Gargano, nel corso della visita a S. Giovanni Rotondo del Centro Studi “Parlamento della Legalità”, associazione presieduta da Nicolò Mannino, che nei giorni scorsi si è recata con i suoi rappresentanti nella Città di San Pio. All’importante e significativa manifestazione hanno preso parte il rettore del Santuario
Fra Francesco Di Leo, il sindaco di San Giovanni Rotondo Luigi Pompilio, il comandante della Polizia stradale di Caltagirone Emilio Ruggieri, l’assistente capo della Polizia di Stato Carmelo Parisi, il cameramen Mario Portento, il comandante della Stazione dei Carabinieri di San Giovanni Rotondo Pietro Amendolagine, l’ispettore della Polizia di Stato di Foggia Pasquale Cassano, il responsabile dell’accoglienza dei pellegrini Pietro Prencipe,la delegazione della scuola media di Apricena (dove ha sede anche il Parlamento della legalità) con il dirigente scolastico, mamme, bambini, e la responsabile Angela Tartaglia e tra loro i genitori di Vincenzo Troiano un giovane morto 11 anni fa in un incidente stradale e che papà Franco e mamma hanno raccontato e scrivendo un libro “Su ali di farfalla”. «Scopo primario del Parlamento della Legalità – spiega Pecorella- è quello di potenziare al massimo le qualità naturali dei giovani , sia essi nel mondo della
scuola, nel volontariato, in ogni settore socio-politico-culturale , al fine di renderli artefici e protagonisti della propria storia educandoli a divenire attenti interlocutori e cittadini responsabili che cooperano insieme alle istituzioni a favore di una cultura per la vita e nello specifico contro ha subcultura dell’indifferenza e clientelare mafiosa». Per statuto, l’associazione si propone di educare gli aderenti e i destinatari a questo movimento culturale , a riscoprire i temi fondamentali della Costituzione italiana a vivere in prima persona i temi della solidarieta’, del volontariato , della giustizia, della pace , dell’ accoglienza del diverso in chiave interconfessionale, interreligiosa. Punto di riferimento e di riflessione saranno tutti quei personaggi che hanno siglato con la propria vita un progetto culturale di riscatto.

Paolo Troiano