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Conti in rosso alla Regione casse chiuse per tre mesi

Niente pagamenti e tagli agli assessorati per non sforare il patto di stabilità. A disposizione solo 1,4 miliardi: 500 milioni sui Pon per non perdere i fondi europei. Oggi Vendola esporrà il piano dei sacrifici ai sindacati e alle associazioni di categoria.

 

Pagamenti sospesi fino a ottobre. Sacrifici per tutti gli assessorati. Nessuna nuova iniziativa fino al prossimo autunno: difficile anche solo mantenere gli attuali servizi offerti alla cittadinanza direttamente e indirettamente.

È durata tre ore ed è stata molto tesa la giunta regionale che ieri ha affrontato il delicato tema del patto di stabilità. Le regole di spesa imposte da Tremonti a tutti gli enti locali, per la Regione Puglia avranno effetti drastici. Fino alla fine dell’anno i soldi presenti in cassa potranno essere spesi con il contagocce e solo dopo attenta verifica.

Tanto più che l’amministrazione Vendola ha deciso di non far coincidere la stretta dei conti con il disimpegno dai progetti destinati a essere finanziati con i fondi europei. Per non perdere i soldi Ue (che sarebbero destinati altrove in caso di mancata spesa) l’assessore al Bilancio Michele Pelillo ha proposto di utilizzare per il cofinanziamento dei programmi comunitari una grossa fetta del denaro che è possibile spendere senza superare i vincoli imposti dal ministero dell’Economia. A fronte di circa un miliardo e 400 milioni di euro a disposizione saranno oltre 500mila quelli destinati alla compartecipazione dei progetti finanziati con i soldi del Pon.

Un messaggio in questo senso è stato dato anche con la delibera discussa ma rinviata a futura approvazione con la quale l’assessore all’Attuazione del programma Nicola Fratoianni ha individuato oltre cinque milioni di fondi europei destinati alla cultura ancora non spesi e li ha destinati per il completamento di interventi già finanziati sull’asse di spesa "Città e qualità della vita".

Per il resto si prospettano solo sacrifici. Per illustrarne l’entità il governatore Vendola ha convocato per questo pomeriggio i sindacati e le associazioni di categoria. A loro saranno spiegati nel dettaglio i disagi cui dovranno fare fronte nei prossimi mesi imprese appaltatrici della Regione e i loro dipendenti. Ma ci sarà da stringere i denti per tutti i cittadini pugliesi. Come conferma, preoccupata, l’assessore al Welfare Elena Gentile uscendo dalla lunga maratona di giunta: "La preoccupazione sui servizi sociali è quella di cercare di mantenere tutti i servizi essenziali. Ma sappiamo già che non sarà facile".

Scura in volto anche la vicepresidente Loredana Capone che avrà il compito di illustrare i contenuti della manovra alle associazioni degli imprenditori che già lamentano un’eccessiva lentezza della Regione nel pagamento degli impegni assunti. "Se almeno il governo ci avesse concesso lo scorporo della spesa comunitaria avremmo altri 400 milioni da poter spendere sul territorio". Invece, nonostante la Regione abbia ribadito la richiesta già fatta lo scorso anno da Vendola a Tremonti, non ci sarà alcuna possibilità di escludere il cofinanziamento della spesa comunitaria dagli stretti vincoli del patto di stabilità".

Tra gli assessorati più colpiti dal congelamento della spesa c’è quello ai Trasporti. Ma l’assessore Guglielmo Minervini, come gli altri colleghi di giunta, non ha sollevato obiezioni al metodo individuato dall’assessore al Bilancio Michele Pelillo per contingentare le spese. "Non ci sarà un settore più o meno svantaggiato. I sacrifici saranno drastici per tutti, nessuno escluso. Non possiamo permetterci di sforare il patto di stabilità perché le sanzioni previste diventano ogni anno più gravi".