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Delio Rossi in vacanza a Peschici: ‘sogno il Foggia in serie B’

Quest’anno è vacanza lunga per l’ex allenatore del Palermo, Delio Rossi, in ferie a Peschici. Una scelta, la sua, perchè sono state diverse le squadre che sono andate a bussare subito dopo il divorzio con il club rosanero.

 

Come mai ha rifiutato anche panchine di squadre di prima fascia?
‘Evidentemente non c’è stata una proposta che mi ha intrigato. Se devo allenare tanto per, è meglio restare al mare. Penso che sia giusto e doveroso andare a lavorare dove poter mettere a frutto le mie capacità’.
E’ vero che la volevano Inter e Roma?
‘Si è vero’.
E poi?
‘Le grandi squadre sono fiscali nello scegliere i giocatori, un po’ meno quando devono prendere l’allenatore. Evidentemente pensano che uno vale l’altro. Invece non è così, l’allenatore è molto importante nel portare avanti un progetto’
Allenerebbe anche la Roma?
‘Certo, con Walter Sabatini c’è un ottimo rapporto e non le nascondo che la cosa si poteva concretizzare’.
Ha influito il suo passato laziale?
"Forse in questo momento si, era un po’ prematuro, ma io la Roma l’allenerei tranquillamente. Mi è sempre piaciuta’.
Perchè ha lasciato Palermo?
‘Non c’erano più i presupposti per andare avanti. Troppo diverso il modo di interpretare il ruolo dell’allenatore tra me e Zamparini’.
Chi ha operato meglio sul mercato fino ad oggi?
‘Il Milan, ha colmato i deficit dello scorso anno. Poi Napoli e Lazio’.
Lo scudetto?
‘Sarà ancora una lotta a due tra Inter e Milan, subito dopo Juve e Napoli’.
Il Lecce?
‘Dovrà sempre lottare fino alla fine per la salvezza. Purtroppo si è chiusa l’era Semeraro, e questo penso che sia un grosso problema per la formazione pugliese.Quest’anno in serie A non vedo squadre da ultima fascia’.
Il Bari?
‘Non sarà facile risalire la china. La retrocessione è stata qualcosa di annunciato, anche perchè non si tratta di mancanza di capacità organizzative, ma di forza economica. Peccato, perchè Bari è una piazza che meriterebbe solo la serie A. Tuttavia Torrente è un bravo tecnico’.
E il Foggia?
‘Un discorso a parte merita il Foggia, l’unica squadra di cui sono tifoso. Dispiace che da diversi anni non riesce a venirne fuori dalle sabbie mobili della serie C. Anche qui ci vogliono risorse economiche, imprenditori che investono sul territorio. Altrimenti a Foggia come nelle altre realtà pugliesi ogni anno si è costretti a smantellare la squadra e a ricominciare da capo’.

Saverio Serlenga