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Vieste – GIUFFREDA (SEL): “Nascondere l’evidenza dei fatti è politicamente infantile!”

Riceviamo e pubblichiamo

Che la Giunta navigasse a vista, senza un progetto, a corto di idee e di quel minimo di buon senso necessario per i pubblici amministratori, è un fatto risaputo; ma che ‘Amministrazione comunale non si accorga dell’evidenza del proprio fallimento è grave perchè non lascia sperare in una correzione di rotta.

È, questa, un’Amministrazione che è nata in continuità con quella precedente, con lo
stesso condottiero, che non ha bisogno di rodaggio e quindi, pienamente operativa.
Ma questa operatività si è caratterizzata con provvedimenti tragicomici come nel caso
della segnaletica orizzontale sul viale XXIV Maggio quando, dalla mattina alla sera,
gli spazi per il parcheggio sono stati prima realizzati a spina di pesce e poi, vista
l’impraticabilità dell’idea geniale, si è precipitosamente tornati indietro con grave
disagio per gli automobilisti (a proposito: quanto è costato questo scherzo solo di
vernice alla pubblica amministrazione?).
Alcune volte i provvedimenti sfiorano il delirio come nel caso delle autorizzazioni(?)
alla sosta dei bus navetta, per il carico e scarico dei passeggeri, nella rotonda di
piazzale Manzoni con grande pericolo per gli automobilisti ed i pedoni, quest’ultimi
costretti ad attendere sotto il sole cocente di agosto vista l’assenza di pensiline. Anche
in questo caso si è provveduto a spostare la sosta, ma senza avvisare gli utenti con
enormi disagi per gli ospiti in partenza.
Lo stesso, accanito, ricorso alla rimozione forzata delle macchine in sosta vietata
senza la realizzazione di parcheggi adeguati, attrezzati, facilmemte raggiungibili e
l’assenza di un’opportuna segnaletica sono indicatori palesi di una azione repressiva
finalizzata a rimpinguare le casse municipali ( o quelle del privato appaltatore del
servizio di rimozione?).
Vi è poi, il paradosso di chi, pur possedendo una casa in città ma non vi riesiede, non
può parcheggiare negli spazi rivervati ai residenti. Eppure si tratta di tanta gente che
qui ha investito, qui spende i suoi soldi nel corso del soggiorno, qui paga l’ICI e la
Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani ( quella che alcuni Amministratori
si sono ben guardati dal pagare, anzi!).
Per non parlare del senso di abbandono e di desolazione che la città ha offerto nei
giorni a ridosso el ferragosto con le spiagge libere ridotte ad accampamenti senza che
nessuno si sia posto il problema di come arginare e reprimere il fenomeno.
Anche il centro città non è stato un bel vedere con i cestini dei rifiuti stracolmi già
dalle prime ore della serata e mai svuotati, o con, la ciliegina sulla torta dell’incuria, i
giardini di Marina Piccola spesso al buio totale.
È in questo desolante quadro che si è manifestata la crisi politica della maggioranza,
non più strisciante, resa evidente dall’uscita dal gruppo del PDL e dll’UDC di due
consiglieri comunali che non condividono i metodi e le pratiche di questa
Amministrazione tanto che, in più di una occasione, non l’hanno sostenuta in
Consiglio Comunale.
Voler derubricare la crisi politica, come fanno il Sindaco e la maggioranza, ad una lite
per presunti mancati riconoscimenti ai due consiglieri delusi è semplicemente penoso.
Nascondere l’evidenza dei fatti è politicamente infantile!
La crisi è politica e si manifesta in tutta la sua gravità con una città non governata e,
ancora peggio, senza alcuna prospettiva. A tutt’oggi non sono ancora note le linee
programmatiche di questa Amministrazione: cosa si vuole fare sino a fine mandato,
quali opere pubbliche, quali interventi sul piano urbanistico ed ambientale, quali
progetti per il sociale, qual iniziative culturali?
Solo chi, tra gli amministratori, è molto concentrato sui propri affari non se ne
accorge.
Questa è la realtà. Questo è il livello di responsabilità dell’Amministrazione
Comunale. C’è da augurarsi che, di fronte a questa inettitudine, i viestani prendano
finalmente coscienza.
Vieste 23 agosto 2011
Antonio Giuffreda – coordinamento SEL Vieste –