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Successo per il Festival Umbra Forest Folk IV edizione

L’assemblea Generale delle Nazioni Unite proclama il 2011 “Anno Internazionale delle Foreste” al fine di accrescere la consapevolezza e a promuovere un’azione globale per la gestione,  la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo. In tal contesto si incastona il progetto Umbra Forest Folk ripristinato dall’associazione La bella Cumpagnie ed in modo particolare dal suo presidente il Maestro Michele Mangano.
Forte è stata l’invettiva, lanciata proprio dal palco, dello stesso Mangano verso la logica del potere che ha menomato, ma solo finanziariamente, il suo progetto realizzato in virtù della sua caparbietà, grazie alla quale decide di autofinanziare il suddetto progetto, ma anche grazie all’appoggio dei suoi amici artisti che si sono esibiti nello splendido scenario della Foresta Umbra, situata nel cuore del Gargano.
La quarta edizione dell’ Umbra Forest Folk, svoltasi lo scorso 21/08 è stata una festa per tutti, per coloro che l’hanno realizzata e per coloro che sono stati solo spettatori, ma spettatori attivi, coinvolti da tutti i gruppi che si sono susseguiti sul palco.
 Uno spettacolare crescendo di ritmi e teatralità; nel giro di poche ore è stato offerto tutto ciò: dal folklore autentico dei Re Pambanelle, alle suggestioni interetniche tra diversi linguaggi espressivi dei caleidoscopici Mundu Rua. Il tutto è stato impreziosito dalle travolgenti sonorità partenopee del Maestro Carlo Faiello, direttore artistico della Notte della Tammora di Napoli, coadiuvato in alcuni brani dalle coreografie del Maestro Mangano e dei Danzanova; fino a giungere all’alfiere della tammurriata napoletana, Zì Riccardo Esposito e dai suoi giovani allievi, che hanno travolto tutto i pubblico, dai bambini agli adulti, nel mondo gioioso delle tammurriate.
Ed infine, il gruppo Bumboye Tribù, diretto dal musicista africano Boy, ci ha condotto nel magico mondo tribale del Brasile e dell’Africa.
È stata una domenica di condivisione e armonia tra bambini e adulti e non si è disatteso lo spirito della giornata, ovvero il rispetto per l’ambiente.
Proprio l’ambiente, la natura uniti alla magia dell’arte, della danza e della musica hanno trasformato il già magnifico anfiteatro naturale nel mondo che tutti vorremmo: quello in cui si è amici fratelli anche senza conoscersi e dove la gioia dell’uno determina quella dell’altro.
Al di là delle difficoltà organizzative è stata evidente la buona riuscita dell’evento che ha superato tutte le aspettative, anche quelle di chi ha considerato questo progetto, un progetto di secondo rango.
Mi sembra questo il miglior augurio che si possa fare al Maestro Mangano per la realizzazione della quinta edizione dell’Umbra Forest Folk!