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ASL: sì a ridefinzione organici

I e III commissione licenziano il ddl.

 

Disco verde per il ddl relativo all’approvazione del Piano di rientro 2010-2012 da parte della commissioni consiliari I e III riunitesi in seduta congiunta. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità con l’astensione dell’UDC ed è composto da un solo articolo con 5 commi che prevede preliminarmente, in linea con le intese maturate con il Ministero della salute nell’ambito del percorso di attuazione in corso del Piano di rientro e con la sentenza della Corte Costituzionale n. 333/2010, la ridefinizione delle dotazioni organiche delle Aziende sanitarie. In questo ambito dovrà essere previsto il rientro della relativa spesa con riferimento al personale dipendente a tempo indeterminato e determinato che presta servizio con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con altre forme di lavoro flessibile e con convenzione.
I D.G. dovranno attuare tutto questo applicando in particolare i parametri standard fissati precedentemente dalla Giunta regionale per l’individuazione della strutture complesse e semplici,  posizioni organizzative e di coordinamento. Di riflesso dovranno essere anche ridimensionati i fondi preposti alla  contrattazione integrativa.
Queste disposizioni dovranno essere recepite anche nei protocolli d’intesa Regione – Università per quel che riguarda le Aziende ospedaliero universitarie. Nel caso di splafonamento – stabilisce il comma 5 dell’articolato – i relativi oneri “non potranno essere posti a carico del SSR bensì per quanto di rispettiva competenza a carico del bilancio della Regione e dell’Università”.
Su questo punto ha espresso le sue preoccupazioni l’Assessore alle politiche della salute, Tommaso Fiore in considerazione della situazione delicata dal punto di vista finanziario in cui versano gli atenei pugliesi. Fiore ha garantito, comunque, una serie di clausole di salvaguardia con l’impegno a verificare anno per anno eventuali problemi di costi eccedenti il budget previsto.
Piuttosto perplesso su questo aspetto Eupreprio Curto (UDC) che ha chiesto una ridefinizione del testo del  comma in questione, considerato tra l’altro che la Regione si potrebbe trovare nella necessità di attingere al bilancio autonomo (che già di suo è piuttosto striminzito) per coprire eventuali disavanzi che potrebbero registrarsi. “Nulla è stato fatto – ha detto – per eliminare gli sprechi. Anzi registro dei passi indietro rispetto alla richiesta dell’UDC di attivare una commissione d’indagine con un sostanziale disimpegno anche dell’Assessore Fiore”. Ed è questa la ragione per la quale l’UDC si è astenuta.
Rocco Palese (PdL) ha chiesto che vengano fissate un pacchetto di sedute per esaminare le varie problematiche della sanità pugliese, dall’analisi della spesa per il personale alla spesa farmaceutica ospedaliera e convenzionata, ai beni e servizi, all’assistenza riabilitativa, etc. “Saranno i numeri che parleranno da soli”,  ha detto.
“Il provvedimento – secondo il presidente della III commissione, Dino Marino – rappresenta un passo in avanti che consentirà di coniugare il diritto alla salute e alla didattica con l’esigenza di salvaguardare la compatibilità finanziaria”.
Maurizio Friolo (PdL) ha posto la questione della mancata attuazione del Piano di rientro, per quel che riguarda il 2010, nelle varie province. “I D.G. – ha detto –  sono ingessati e non procedono alla chiusura dei reparti secondo quanto previsto”. Patrizio Mazza (IdV) ha espresso l’esigenza di mettere mano all’efficienza, parametrando il bisogno assistenziale sulla base dell’offerta che c’è e basandosi su questa per eventuali rimodulazioni.
Concetto condiviso dall’Assessore Fiore che ha espresso la volontà di procedere con il criterio del  riordino delle funzioni per disciplina e per ASL e ha portato l’esempio della Cardiologie in provincia di Lecce dove ne sono presenti 9 ma gli organici esistenti sono sufficienti per 4. Inoltre ha specificato che durante l’attuazione della parte del piano di rientro relativa a quest’anno si entrerà nel merito di quanto già fatto con la correzione delle eventuali criticità che dovessero emergere.