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PESCHICI CHIAMA GARGANO PER LE “ANËMË I MORTË”

La peschiciana Associazione “Punto di Stella”, promuovendo una serata a corollario finale di una antica tradizione locale, mette in campo i suoi uomini migliori e le sue energie più fresche, e lancia in battaglia una delle sue creature da qualcuno definita “braccio armato”, il Comitato “Peschici Eventi”, in occasione della prossima giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti.  E’ abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” ragazzi e ragazze, giovani e giovanette, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita – praticamente tutti visto che l’usanza è da tutti molto sentita e chieda… qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na cosa p’ ll’anëmë ’i mortë / sennò të sfascë ’a portë”.

Alla richiesta, mai brutale ma decisa, si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta (qualcuno ne fa addirittura provvista nei giorni precedenti per fronteggiare la felice evenienza). Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discusioni non mancano, ovviamente. Il Comitato ha allora pensato di finalizzare meglio tutto l’impegno che i ragazzini mettono, innanzitutto a mantenere viva una usanza, e poi a coprire distanze veramente da maratoneti, premiando con una targa-ricordo il “cercatore” più dinamico ed efficiente.

La consegna avverrà, ‘coram populo’, quando finirà la ricerca e tutte le squadre – che da questo momento sono messe in allarme – saranno passate, al termine dei loro giri, dalla postazione sistemata sin dalle 18.30 del 1° novembre (non più 31 ottobre come erroneamente riportato in precedenza; ndr) nella Villa Comunale per la debita pesatura del loro “bottino” (locandina in PERIODICI; ndr). L’attesa dei partecipanti alla grande Festa popolare, estranei alle operazioni di incetta e accaparramento, sarà allietata nel frattempo da musiche e intrattenimenti di vario tipo centrati ognuno intorno alla degustazione di leccornìe – prodotto di antiche ricette – offerte dietro piccoli contributi che non rovinano i budget familiari ma servono ad affrontare le spese.

In questa maniera si vuole accomunare una costumanza che affonda le sue radici nella notte dei tempi al suo aspetto ludico e aggregatore, lasciando anche il segno del passaggio di un momento triste e malinconico, da un lato (la memoria dei propri cari defunti), e la gioia di riportarli in vita (almeno per un giorno), dall’altro. Niente di assimilabile alle americanate di Halloween, naturalmente, anche se qualcuno coglierà l’occasione per mascherarsi e infiltrarsi – mai come i black bloc, comunque! – nel corteo di ragazzini che faranno la fila per farsi valutare i loro “tesori”. Solo una regola, per finire: non saranno accettate alla pesatura squadre composte di ultra14enni.

Matteo Pupillo*

*Delegato alla Cultura del Comitato “Peschici Eventi”