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Mons. Castoro alla veglia per Mafrolla: “Vieste, stai camminando all’indietro!”

Lo striscione esposto all'esterno della Cattedrale

Lo striscione esposto all'esterno della CattedraleUna grande folla (anche se non quella che ci si aspetta in occasioni come questa) si è stretta attorno alla famiglia Mafrolla alla veglia di preghiera interparrocchiale che si è tenuta in serata nella Basilica Cattedrale di Vieste.

Alla cerimonia era presente anche il sindaco di Vieste, la dott.ssa Ersilia Nobile. Ai piedi dell’altare, la foto incorniciata di Michele, il 24enne le cui tracce si sono perse dallo scorso 24 luglio.

La foto di Michele Mafrolla ai piedi dell'altareA poco più di tre mesi dalla misteriosa scomparsa, anche la Chiesa scende in campo per cercare di svegliare le coscienze dei viestani e per dare conforto al dolore di papà Giovanni, mamma Lina Potè e degli altri 3 figli, lacerati dalla disperazione per non avere più notizie di Michele. A presiedere la veglia c’era mons. Michele Castoro, arcivescovo della diocesi Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, nella cui omelia ha tuonato: “L’evoluzione turistica viestana ha trasformato un tranquillo paesino rurale in una cittadina economicamente avanzata ma con frequenti fenomeni criminali. E’ questo il prezzo che dobbiamo pagare al progresso economico? Se è questo, noi non ci stiamo!”

“Noi vogliamo – ha proseguito mons. Castoro – che il progresso di Vieste tenga conto del rispetto e della dignità di ogni persona. Il rapimento, l’uccisione, l’incendio di un villaggio turistico non sono segni di civiltà. Ma allora invece di andare avanti stiamo andando indietro. Questo è vero progresso?”

In conclusione di cerimonia, don Gioacchino Strizzi ha invitato tutti i partecipanti a prendere una candela da accendere e tenere dinanzi ad una finestra “per tenere sempre viva la luce della speranza che Michele Mafrolla possa fare presto ritorno a casa sano e salvo”.


L’omelia di Mons. Michele Castoro
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