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Acqua, costo ridotto per l’agricoltura dal gennaio 2012

“La proposta della Puglia è stata accolta: dal prossimo anno il costo dell’acqua per l’uso agricolo sarà ridotto del 25 % e quello per l’uso industriale sarà aumentato nella misura del 250 % per il 2012, 400% per il 2013 e 500 % per il 2014. Tali variazioni riguarderanno le imprese agricole ed industriali che utilizzano la risorsa prelevata dalla Regione Basilicata, calcolate sul costo sostenuto nel 2011.” Così l’assessore regionale alle Opere Pubbliche della Puglia Fabiano Amati sintetizza l’esito della riunione del Comitato di coordinamento per l’accordo Puglia – Basilicata, svoltosi questa mattina a Potenza.

“Ringrazio la Regione Basilicata ed il Presidente De Filippo – sottolinea Amati – per l’attenzione dimostrata all’argomento, molto sentito dagli agricoltori tarantini, che assieme ad altre importanti questioni affrontate e decise nella riunione odierna, rilanciano lo storico e proficuo rapporto di solidarietà ed amicizia tra le due regioni, ponendo alle spalle le più recenti e note divergenze.” In particolare, è stato deciso che per l’anno in corso la tariffa rimane invariata indipendentemente dall’uso (potabile, irriguo, industriale); a partire dal 2012, accogliendo la proposta di Amati, la tariffa sarà differenziata in relazione al diverso uso della risorsa idrica.

La revisione del modello tariffario, stabilito dal Comitato nel 2004 in via provvisoria, è risultata necessaria per incentivare gli utilizzatori a contenere i consumi per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale: tale approccio – si legge nel comunicato – è conforme ad una direttiva europea, che stabilisce che dal 2010 gli Stati membri devono provvedere affinchè le politiche dei prezzi dell’acqua incentivino i consumatori a usare in modo efficiente le risorse idriche e perchè i vari settori di impiego dell’acqua contribuiscano al recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi per l’ambiente e le risorse.