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Raddoppio ferroviario FG-CE, sciopero in cantieri lavori: sindacati chiedono intervento Prefetto

Hanno scioperato le maestranze impegnate nei lavori per il raddoppio ferroviario Foggia – Caserta. Allo sciopero ed al blocco dei lavori nei cantieri tra Foggia e Bovino, si è giunti dopo l’ennesimo mancato riscontro da parte della ditta "Rabbiosi", committente dell’Italferr, alle istanze dei lavoratori, rappresentate da Fenal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che chiedevano il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 ottobre 2011. In quella data, sono terminati i contratti a tempo determinato di 18 dei 48 addetti, impegnati da un anno e mezzo nella costruzione dell’importante infrastruttura. Già in data 25 ottobre 2011, i lavoratori avevano tenuto una giornata di sciopero. I responsabili territoriali di Feneal, Filca e Fillea di Foggia, Vitantonio Pasqualicchio, Urbano Falcone e Severino Minischetti, tornano pertanto a sollecitare "il rinnovo dei contratti a tutte le 18 maestranze in quanto tra queste vi sono professionalità essenziali, come carpentieri, muratori e manovratori, senza i quali non è chiaro – sottolineano i sindacati di categoria – come si intenda portare a conclusione il restante sessanta per cento dell’opera che rimane ancora da completare". Al fine di salvaguardare l’occupazione dei 18 lavoratori, in un territorio sempre più fortemente colpito dalla disoccupazione, i sindacati avevano incontrato nei giorni scorsi il capo del personale, il direttore dei cantieri ed il dirigente generale della Rabbiosi. La preoccupazione di Feneal, Filca e Fillea di Foggia è che, dietro il mancato rinnovo dei contratti, vi possa essere "la volontà di proseguire i lavori attraverso una discutibile gestione dei subappalti, a danno dei lavoratori del territorio di Capitanata ed in mancanza delle necessarie garanzie di trasparenza, sicurezza del lavoro e rispetto dei diritti contrattuali". Per questi motivi, Feneal, Filca e Fillea di Foggia si rivolgono al Prefetto di Foggia per chiedere un incontro in sede prefettizia, alla presenza dei rappresentanti aziendali della Rabbiosi e dell’Italferr, per trovare una soluzione alla vertenza.