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PD Foggia/RIFIUTI-Provincia e Regione devono intervenire, anche commissariando l’ATO FG/1

“Provincia e Regione devono intervenire con rapidità e fermezza sull’ATO FG/1, perché Cerignola e l’ATO FG/4 non sono la pattumiera della Capitanata”. E’ la reazione del consigliere Pd Rino Pezzano alla notizia della delibera del Consiglio comunale di San Nicandro Garganico con cui si annulla tutta la procedura di localizzazione del biostabilizzatore destinato a servire il comprensorio garganico, privo di impianti di raccolta e smaltimento dei rifiuti da oltre un anno. “Apprezzo l’atteggiamento dell’intero gruppo consiliare del PD che non ha partecipato ad un voto che allontana il giorno in cui si porrà fine ad un’emergenza ormai permanente – continua Pezzano – Proprio l’ex sindaco, Costantino Squeo, tra le migliori risorse del nostro partito, ha pagato con la mancata rielezione l’assunzione della responsabilità di individuare nel proprio territorio il sito più idoneo ad insediare le strutture indispensabili a chiudere il ciclo dei rifiuti.
Non posso e non voglio entrare nel merito delle scelte di un’altra Assise consiliare, ma posso e voglio, da rappresentante della comunità cerignolana, lanciare una provocazione al sindaco e al Consiglio comunale di San Nicandro: perché mai la nostra discarica dovrebbe smaltire anche i vostri rifiuti? perché mai non dovremmo inforcare anche noi le lenti distorsive del campanilismo e difendere il nostro territorio dall’immondizia altrui?
Gli amministratori e, ancor più, i cittadini di Cerignola hanno assunto, loro malgrado, l’onere di raccogliere nell’impianto di Forcone-Cafiero i rifiuti di 30 Comuni della Capitanata, pari al triplo di quelli che compongono l’ATO FG/4; hanno accettato, loro malgrado, che l’emergenza determinasse la costruzione del 4° lotto, l’appalto dei lavori di realizzazione del 5° lotto e la progettazione di un eventuale 6° lotto di una discarica che avrebbe dovuto raccogliere esclusivamente la frazione biostabilizzata dei rifiuti di 9 città; hanno subito, ovviamente loro malgrado, che sul proprio territorio, in mezzo alle loro campagne, sulle strade realizzate con le loro tasse transitassero centinaia di camion provenienti da mezza provincia e, per un periodo, dal Salento.
La gestione ambientalmente e finanziariamente sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti necessita della responsabilità politica e della collaborazione istituzionale tra tutti i soggetti interessati e non può contemplare i calcoli elettoralistici o le sindromi campanilistiche – conclude Rino Pezzano – per cui formalizzerò ad horas la richiesta a Provincia e Regione di verificare se vi siano le condizioni per la nomina di un commissario ad acta che attivi e porti a compimento le procedure necessarie all’individuazione e alla realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione a servizio dell’ATO FG/1”.