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“Politiche del turismo” corso a Castellana Grotte

Al via il 16 gennaio, iscrizioni entro il 31 dicembre.

 

 Puglia e turismo, un binomio su cui investe anche la formazione. L’Università Europea per il Turismo organizza a Castellana Grotte, in partenariato con la Seconda Università di Napoli, il corso di laurea in «Politiche del Turismo». Il nuovo corso godrà da subito dei frutti degli accordi di cooperazione intrapresi con altre 15 realtà accademiche europee. Attivo in Albania, partirà in Puglia il 16 gennaio (le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 31 dicembre). Lo ha presentato ieri mattina il Rettore dell’Università Europea, Salvatore Messina nell’ Aula Magna dell’Università degli Studi «Aldo Moro» di Bari durante il convegno «Le politiche del turismo per la Puglia». Il titolo di studio che tale università fornisce ai suoi studenti ha valore pubblico in ambito italiano ed europeo, nonostante sia di matrice privata. Oltre agli stakeholder del turismo pugliese, erano presenti rappresentanti delle istituzioni locali tra cui il vicepresidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, il quale ha ribadito più volte che «per anni il turismo in Puglia è stato catalogato come attività di intrattenimento. Dobbiamo superare l’idea di un turismo legato solo alla cultura dell’accoglienza. Oggi è un’industria a tutti gli effetti». Ha proseguito l’incontro Alberto Incollingo, docente della facoltà di Studi politici della Seconda Università di Napoli, ricordando che dai dati emerge uno sviluppo dei corsi dedicati alla professione, correlata a una scarsa pianificazione della formazione
universitaria, che non sviluppa una sinergia con gli attori del sistema turistico. Dati preoccupanti quelli rilevati da Mirko Casalino, direttore del Consorzio Trulli Grotte Mare, che ha parlato di una stagnazione degli arrivi in Puglia a cui non corrisponde un incremento dell’offerta. La regione
risulta legata a forti fattori di stagionalità che iniziative, come quella intrapresa da Gaetano Armenio, presidente dell’Associazione Culturale Opera, dimostrano possa essere abbattuta valorizzando una risorsa «emozionale» come i <<Riti della settimana santa». Un brand nato sul successo registrato in Spagna e che punta ad allargarsi con «Patronì di Puglia», un sistema che
sfrutta la tradizione e coinvolge 84 feste patronali, mettendo in rete istituzioni, servizi alberghieri e operatori turistici.