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Presidio di CISL e UIL contro la manovra economica, sindacati ricevuti in Prefettura

Stamane una delegazione di CISL e UIL di Foggia, guidata dai segretari generali, Emilio Di Conza e Gianni Ricci, è stata ricevuta in Prefettura, dove ha consegnato un documento con cui ha espresso al rappresentante territoriale del Governo il forte dissenso contro una "manovra iniqua che colpisce quasi esclusivamente lavoratori e pensionati italiani". CISL e UIL hanno tenuto un presidio di protesta sindacale davanti alla Prefettura, per manifestare il dissenso delle organizzazioni sindacali per il mancato confronto e per i contenuti della manovra economica del Governo Monti. "Le organizzazioni sindacali CISL e UIL, pur riconoscendo l’urgenza e la necessità della manovra per fare uscire l’Italia dalla morsa della speculazione dei mercati finanziari, ritengono tuttavia – si legge nel documento consegnato in Prefettura – molto grave che il Governo si sia sottratto al confronto sulla manovra con le forze sociali e alla possibilità di un Patto sociale per mettere il campo le energie necessarie della partecipazione responsabile e della coesione sociale. La valutazione negativa della CISL e della UIL, fermo restando l’obiettivo per il pareggio del bilancio per il 2013, è fondata sulla mancanza di equità sociale degli interventi e di impegno per le politiche della crescita, senza la quale, oltre le conseguenti sofferenze sociali, ad iniziare dall’occupazione, non è credibile il pareggio, con la necessità di ulteriori dolorose manovre. In questa manovra, non tornano i conti sull’equità, sono ancora soprattutto i più deboli e i ceti medi, a pagare i conti per il pareggio di bilancio, con poche e scarsamente selettive risorse per la crescita, in una situazione ed in una prospettiva recessiva dell’economia". Per l’apertura del confronto con il Governo e per una manovra più equa, i sindacati sono impegnati, si legge ancora nel documento, "ad una mobilitazione, a partire dallo sciopero di lunedì 12 dicembre, con manifestazioni territoriali e con il presidio permanente del Parlamento, per tutta la fase di approvazione della manovra, con una grande e costante partecipazione di lavoratori e pensionati, mettendo in campo se necessario anche una grande manifestazione nazionale prima della conclusione dell’iter parlamentare".