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Regione Puglia/ Guerra antitasse in consiglio

Barricate se il governo regionale dovesse presentarsi in Consiglio con un ulteriore aumento delle addizionali. Il centrodestra preannuncia giornate di fuoco per la sessione di Bilancio che si aprirà la prossima settimana in via Capruzzi, dopo che la giunta – lunedì 12 – avrà licenziato la manovra di previsione 2012. A quanto pare non bastano le rassicurazioni del presidente Nichi Vendola circa il fatto che il governo regionale manterrà invariate le addizionali già in vigore nel 2011. L’allarme lanciato dall’assessore Elena Gentile, che lamenta i pesanti tagli del governo nazionale al Welfare, sta mietendo dubbi nell’opposizione sulle reali volontà della giunta. «Immaginavamo che si sarebbero risvegliati gli appetiti – attacca il capogruppo Pdl Rocco Palese – dei soliti tre o quattro assessorati mangia-soldi». Il punto è che il deficit della sanità 2011 si attesta su 195 milioni, al di sotto di quello maturato nel 2010 e per la copertura del quale sono state «inflitte» ai pugliesi, dicono dal Pdl, 340 milioni di addizionali. Ora che è il governo nazionale ad aumentarle, sarebbe il caso che la Regione riducesse le aliquote, altrimenti, che fine farà – aggiunge Palese – quel «tesoretto» di 150 milioni di gettito fiscale in più?».

Timori per la tenuta del sistema sanitario, già provato dai tagli del piano di rientro e dal blocco del turn-over, arrivano invece dall’Udc Peppino Longo. «Adesso ecco anche il rischio di fuoriuscite di massa da parte dei camici bianchi che hanno raggiunto già l’età pensionabile. La giunta Vendola colpisca ai fianchi il governo centrale – dice – facendo comprendere in quali condizioni potrebbe finire la sanità pugliese».
Punta l’indice sull’aumento «spropositato» degli estimi catastali l’Udc Giannicola De Leonardis: la misura della manovra Monti «rappresenta per larghissima parte degli agricoltori una pietra tombale». Sindacati, infine, sul piede di guerra: lunedì mobilitazioni dinanzi alle prefetture pugliesi di Cgil, Cisl e Uil. Giulio Colecchia, si dice «preoccupato per gli effetti che gli aumenti delle addizionali Irpef provocheranno su Regioni ed Enti Locali che non possono pensare solo a far cassa».

Mentre per Pino Salomon, presidente dell’Adoc Puglia, è una stangata ai danni dei pugliesi l’aumento dell’accisa sui carburanti «visto che già qualche mese addietro il governo regionale aveva dato vita a un mini-salasso disponendo il rincaro di 2,58 centesimi sull’accise delle benzine».