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A Cagnano “L’@rte in pausa caffè”

Rocco Pio Schiavone e Domenico Columpsi in mostra dal 23 dicembre al 6 gennaio.

 

 Premessa
Durante lo svolgimento delle nostre iniziative abbiano potuto appurare come la gente comune ed in particolare i giovani siano spesso lontani dall’arte e dalla cultura perché le vedono come un qualcosa che non riguarda loro, di astratto. Spesso per semplice pigrizia o marcato disinteresse si tende ad ignorare le varie manifestazioni culturali che di per sé costituiscono un elemento di eccezione in aree dove la vita culturale è molto povera, per i motivi sopracitati.

Il progetto ‘L’@rte in pausa caffè
Partendo da questa considerazione di fondo abbiamo pensato ad un’iniziativa che anziché portare la gente nei luoghi d’arte, porta l’arte tra la gente nei luoghi e nella vita quotidiana. Dal caffè mattutino all’happy hour i luoghi pubblici più affollati per eccellenza sono i bar e i vari locali che fungono da vero e proprio collante sociale in realtà come quella di Cagnano dove si avverte una mancanza di servizi per lo svago e l’intrattenimento come il cinema, il teatro o il bowling e al tempo stesso mancano laboratori creativi e centri culturali dove fare cultura e tenere mostre.

Le minimostre
 Gli esercizi coinvolti hanno alcune caratteristiche, come una luminosità ed un’estensione tale poter mettere i clienti e spettatori nelle condizioni di fruire appieno delle opere in mostra. Le minimostre saranno aperte nelle due settimane coincidenti con le festività natalizie, in  modo tale da poter coinvolgere al meglio gli studenti ma anche gli emigrati e gli universitari fuori sede.

Il White Cube
All’iniziativa verrà esposto anche il White Cube, una galleria di un metro cubo.  L’obiettivo del White Cube è quello di mettere in pratica l’idea di proposta artistica esportabile, di pensiero artistico applicabile a differenti luoghi. Si può produrre arte di un certo livello senza essere obbligati a trappole burocratiche, o soggetti a pressioni economiche e senza il vincolo di un luogo fisico che costringa l’attività della galleria ad un’unica area geografica. Il White Cube è contemporaneamente una galleria e tutte le sue filiali. Difatti il White Cube non si propone come luogo esterno, alternativo e quindi in conflitto con gli altri, ma al contrario intende arricchire gli altri luoghi, traendone contemporaneamente vantaggio.  L’obiettivo del White Cube è di creare una rete cooperativa e comunicante tra le sue diverse sedi, in maniera che, mantenendo lo stesso nome e marchio, il White Cube riesca contemporaneamente ad essere presente in molteplici aree geografiche. Inoltre i progetti più rilevanti promossi da ognuna delle sedi del White Cube, potrà contare sul supporto promozionale di tutte le altre con una conseguente presenza mediatica esponenziale.  Come funziona il White Cube Europe? Il progetto si divide in White Cube Europe Vertice e tutti i suoi satelliti.
I satelliti del White Cube Europe (come quello presente al progetto) sono cloni del White Cube vertice che vengono costruiti e consegnati a chi ne faccia richiesta, sul modello del franchising. Il White Cube Satellite è stanziale e prende il nome della città che lo ospita. A poterne fare richiesta sono sia gallerie private che pubbliche, associazioni o singoli che vogliano intraprendere l’attività di gestione del White Cube. La cura e gestione del White Cube Satellite è interamente affidata a chi ne entri in possesso con l’unico vincolo di rispettare il copyright degli ideatori e promotori e mantenere una costante nella proposizione di progetti (mediamente 6 all’anno). Sono state aperti satelliti nelle seguenti città: Bologna, Pesaro, Bari, Potenza, Berlino prossime aperture Londra, Barcellona e appunto il White Cube Cagnano presente nelle iniziative artistiche di ‘Schiamazzi’ da luglio 2010.
Gli artisti in mostra
Rocco Pio Schiavone  . Provenienza: Carpino. Nato a San Giovanni Rotondo nel Marzo del ’91. Studente al secondo anno di Lettere Moderne a Bari diplomato al Liceo Scientifico PNI "Publio Virgilio Marone" di Carpino. Segni particolari “Passione morbosa per la fotografia e la musica- racconta l’artista- Sono ispirato da Henri Cartier-Bresson e Nadar, mentre a livello letterario da George Orwell, Ray Bradbury e Charles Bukowski. Mio padre ha favorito quest’inclinazione naturale, che poi si è sviluppata quando ho cominciato a rendermi conto, grazie alla fotografia digitale, di quanto sia stupenda ogni cosa filtrata da un obiettivo…”. Ha tenuto due personali ("Sfumature di Gargano" a Carpino – "I Colori dell’Armonia a Vico") e tre colletive tra Carpino e Apricena. Soggetti preferiti: Qualunque! Esporrà presso il Blue Bar.

Domenico Columpsi. Provenienza: Cagnano Varano. A quarantasei anni vanta numerose partecipazioni a premi e concorsi.  “Ho iniziato in Svizzera 20 anni fa per diletto, ma la passione l’ho avuta fin da piccolo- racconta- Ho partecipato a numerose mostre, dove sono stato premiato da molti personaggi di rilievo come a Foggia dall’allora presidente della Provincia Stallone, i critici d’arte Gerard Argelier e Francesco Chetta”. Ha ricevuto molti inviti a Firenze, Riccione, Nizza, Lecce, Otranto, Cannes, Ginevra… ma anche molte recensioni, come quella fatta dalla scrittrice e critica d’arte Mariarosaria Belgiovine che ha scritto “l’intensità d’espressione per sottolineare la sua bravura nell’identificare il soggetto emotivo con immediate visioni intimiste”.  Domenico ha partecipato a numerose iniziative a sfondo pittorico: a Foggia, il 20 luglio 2003 a “ La Vela D’oro”, a Nizza il 27 settembre 2003 a “ Mostre d’arte internazionali”; ha partecipato il 16 febbraio 2003 alla VII edizione del Concorso intitolato a San Valentino; a Manfredonia il 21 agosto 2005 ha partecipato al “ Trofeo Diomedes”; a Roma il 30 maggio 2003 dal Senato Accademico ha avuto l’attestato “Colosseo D’oro”; ha vinto il primo premio migliore tecnica a Riccione il 24 maggio 2003 al “Gran Premio Dell’Adriatico”, a Cesenatico il 20 luglio 2009 ha avuto il “Diploma d’onore per la costante presenza nel campo artistico” e a Barletta dal 2 al 10 ottobre 2004 ha partecipato al concorso internazionale De Nittis, che in memoria dello storico artista pugliese, raccoglie artisti provenienti da tutta Europa. Il 16 luglio 2010 ha ufficialmente sfatato il mito del nemo propheta in patria facendosi conoscere e apprezzare in una mostra tenuta in occasione della Madonna del Carmine a Palazzo di Città. Vari i temi trattati: dall’attualità alla religiosità, dai paesaggi ai ritratti umani. Esporrà al Tempio del Dolce.
ASSOCIAZIONE SCHIAMAZZI: Via Orti 5 – 71010 Cagnano Varano (FG)                                               Tel. 327/0072006 fax 0884/8326 E-mail: info@schiamazzi.org  web: www.schiamazzi.org