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Prima Categoria/ Gargano Calcio aggancia il treno delle migliori

Vetta a soli tre punti. il Gargano calcio sente il profumo della prima piazza in «Prima categoria» dopo il successo di domenica scorsa sul difficile campo dello Sporting Daunia Foggia con le reti dei due nuovi arrivi Salerno e Cardone.

E alla ripresa del campionato doppio turno casalingo con squadre che lottano per la zona bassa: a Rodi (dove giocano i garganici) arriveranno prima il Molfetta e poi l’Ordona. Sei punti sei per balzare in testa. «Calma le partite si giocano prima – ammonisce subito il tecnico Michele Casarella – certo dobbiamo lavorare in questo periodo per farci trovare pronti a questo doppio confronto, ma vincere sarà difficile perchè in questo campionato nulla è scontato e tutto può succedere». Sarà, ma questo Gargano Calcio con gli arrivi di Salerno e Cardone potrebbe tranquillamente accomodarsi al tavolo delle candidate alla vittoria finale. «Abbiamo fatto un altro piccolo sforzo, ma continuiamo nella politica del territorio – dice il patron Agostino Triggiani – Salerno e Cardone sono garganici doc e andranno a rafforzare un organico composto per gran parte di ragazzi del Promontorio». Ora, però, bisogna dare lo scatto decisivo. «L’obiettivo è quello di disputare un buon torneo senza fare il passo più lungo della gamba» sottolinea il ds Piero D’errico, Sarà un Gargano calcio pronto a dar fastidio alle grandi. «No, una squadra che cercherà di superare se stessa – ribatte il tecnico Casarella – perché sarà questo il nostro primo obiettivo». I tifosi si aspettano molto. «E noi li accontenteremo – conclude il tecnico -. Tutti dovremo avere fame di vittoria». E quello che potrebbe nascere potrebbe essere un Gargano camaleontico. Duttile, malleabile, pronto a cambiar pelle a seconda della circostanza. E’ il Gargano che forgerà, a sua immagine e somiglianza, Michele Casarella. Elastico, capace di oscillare tra il 4-4-2 e il 4-3-3. Grintoso, umile, mai disposto a sotterrare la sciabola. Casarella ha già ribadito di poter ricorrere ad entrambi i moduli, sia dal primo minuto che a partita in corso dopo gli arrivi di Salerno e Cardone. E se il disegno della linea difensiva sembra già completo, sono gli altri due reparti ad essere ancora oggetto di studio. Le certezze, innanzitutto. A centrocampo tutto ruota attorno alla scelta del modulo. I punti fermi, però, esistono perché hanno già fornito dei buoni segnali nella passata stagione e possono ancora una volta dimostrare di poter far ripartire
l’azione con ordine e geometrie.

Antonio Villani