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“Per un’altra Vieste” sul contrasto all’evasione fiscale

Il contrasto all’evasione fiscale deve essere uno degli impegni più importanti di chi governa la cosa pubblica, a qualsiasi livello. L’evasione fiscale è un furto ai danni della comunità e rappresenta una grande ingiustizia sociale che ricade su tutti i cittadini onesti. In Italia, e anche a Vieste, per un retaggio culturale perverso, evadere le tasse rappresenta una furbizia di cui andarne fieri. Si pensi che fino a qualche mese fa lo stesso Presidente del Consiglio giustificava l’evasione come una forma di autoprotezione dei contribuenti. Per molti politici, anche qui a Vieste, l’argomento evasione fiscale rappresenta un tabù perché potrebbe significare una diminuzione del consenso elettorale. Nella gravissima crisi in cui versa l’Italia, e anche Vieste, davvero non si può più giustificare questo furto, per cui molti politici, anche viestani, parlano molto di contrasto all’evasione, ma non  si impegnano affatto per mettere in pratica questo contrasto.
Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo proposto una mozione su quest’argomento che poi abbiamo ritirato per evitare che si pregiudicasse la sottoscrizione di un protocollo di intesa fra il Comune di Vieste e l’Agenzia delle Entrate. In cambio abbiamo strappato alla Giunta un impegno, messo a verbale, affinché si adottino gli adempimenti necessari per la sottoscrizione di questo protocollo. Questa mozione è passata inosservata anche da parte dei media locali.
 Noi, invece, vogliamo porre l’attenzione su questo tema illustrando sia il contenuto della mozione sia l’accordo che abbiamo raggiunto in Consiglio Comunale.
 Senza entrare troppo nei dettagli delle leggi che abbiamo riportato nella mozione (se qualcuno è interessato, può richiederci il testo), diciamo che in Italia, già dal 2005, è prevista una partecipazione dei Comuni all’accertamento dei tributi erariali che comporta un riconoscimento ai Comuni di una parte delle somme derivanti dall’accertamento fiscale. Questo riconoscimento, dal 2005 a oggi è andato via via aumentando passando dal 30%, poi al 33%, al 50%, fino al 100% previsto per i prossimi tre anni (2012, 2013, 2014). Vale a dire che i Comuni che sono disponibili a collaborare con l’Agenzia delle entrate e si  organizzano per contrastare l’evasione fiscale  non solamente dei tributi locali ( ICI E TARSU), ma di tutti i tributi ( ad esempio il commercio, le professioni, l’edilizia, le proprietà immobiliari, l’urbanistica, le residenze all’estero, i beni identificativi di capacità contributiva) e  persino per i contributi previdenziali, possono usufruire delle somme derivanti dall’accertamento.
È facile intuire come, in una situazione generale in cui sono ridotte notevolmente le risorse dal governo centrale, per i Comuni poter avvalersi delle risorse derivanti dal contrasto all’evasione fiscale rappresenta una grande opportunità. Bisogna volerlo, però.
Considerato il notevole impegno di mezzi e personale, indispensabili per svolgere l’attività di contrasto, molti Comuni hanno sottoscritto un protocollo di intesa con l’Agenzia delle Entrate.
Qualche giorno prima del Consiglio Comunale abbiamo fatto richiesta all’ufficio Tributi di Vieste, di conoscere quanto fosse stato versato, dal contrasto all’evasione fiscale, nelle casse comunali. Abbiamo fatto riferimento proprio alle leggi di cui abbiamo scritto in precedenza,  dal 2005 a oggi. Ebbene, la risposta è stata che nelle casse comunali non è arrivato neanche un centesimo perché Il Comune non ha svolto nessuna attività in questo senso.
La nostra mozione, partendo da questa constatazione, richiedeva proprio la sottoscrizione del protocollo di intesa fra il Comune di Vieste e l’Agenzia delle Entrate ed impegnava il Comune nel contrasto all’evasione fiscale a tutto vantaggio del Comune stesso.
Abbiamo dovuto ritirare questa mozione perché altrimenti la maggioranza l’avrebbe bocciata. La giustificazione è stata che, prima di sottoscrivere questo protocollo, è necessario che le banche dati siano messe in una rete informatica unica. Ci è stato riferito che si stanno impegnando per rimodernare ed unificare tutti i software degli uffici comunali. Non l’hanno fatto nei cinque anni appena trascorsi, si sono impegnati a farlo adesso. Meglio tardi che mai. Noi vigileremo.

Gruppo consigliare “Per un’altra Vieste”

Annamaria Giuffreda
Giuseppe Calderisi