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Manfredonia/ La pesca ad una svolta epocale

La comunità europea ha imposto un cambio di strategia nella pesca del rossetto e del bianchetto. I nostri pescatori a scuola dai colleghi toscani. Il sindaco Riccardi fiducioso del nuovo corso imboccato dal mondo della pesca.  I pescatori di Manfredonia al giro di boa dell’applicazione della nuova normativa comunitaria per la pesca del rossetto e del bianchetto. Una esperienza nuova che per tanti versi rompe con una tradizione divenuta troppo pesante per lo sforzo di pesca che comportava. All’orizzonte si para una attività di pesca più rispondente alle esigenze di conservazione delle risorse ittiche. Si va, si impone insomma uno sforzo di pesca sostenibile che comporta l’adozione di tecniche nuove. Già peraltro praticate da altre marinerie della Liguria e della Toscana.
I pescatori di quelle regioni hanno agito d’anticipo. Non hanno atteso l’ultimo momento utile consentito dalle deroghe che portavano al primo giugno 2010 il termine estremo ed invalicabile per applicare il Regolamento CE n.1957 del 2006 che emanava nuove misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mare Mediterraneo.
Nuove norme che hanno messo fuori gioco circa 160 pescherecci della flotta di Manfredonia che non hanno più potuto esercitare la pesca del rossetto e del bianchetto con i metodi tradizionali giudicati troppo invasivi. Uno stop che ha significato una caduta vertiginosa dei redditi dei singoli pescatori e dunque dell’economia della città.
Con per tanti aspetti meritoria umiltà, i pescatori di Manfredonia si sono recati a scuola dai colleghi che avevano già adottato e utilizzato le nuove tecniche consentite per la pesca del rossetto e del bianchetto. Sono insomma andati se non ad imparare, ad aggiornare il mestiere di pescatore.
Una delegazione di pescatori accompagnati dal’assessore con delega alla pesca Antonio Angelillis, e dal presidente del Distretto regionale della pesca Nunzio Stoppiello, si è recata a San Vincenzo di Toscana, per acquisire dai pescatori del luogo, le cognizioni sulle nuove attrezzature da usare e sperimentare direttamente le modalità di pesca. Le esperienze assimilate saranno poi diffuse a Manfredonia.
“L’amministrazione comunale – rivela l’assessore Angelillis – ha guardato più in avanti: al fine di venire incontro alle difficoltà dei pescatori, ha avvisato una attività di ricerca per redigere un apposito piano di gestione della pesca che porterà alla riconversione della pesca a strascico con le nuove modalità previste dalla normativa che consentirà di tornare alla pesca del rossetto con metodi sostenibili”.
Soddisfatto per il nuovo indirizzo intrapreso dalla marineria sipontina, il sindaco Angelo Riccardi convinto fautore del rinnovamento introdotto nel settore. “L’auspicio è quello – esplicita – dell’avvio di una nuova e più fattiva fase di collaborazione tra i vari livelli istituzionali per la definizione di una strategia condivisa che restituisca al mondo della pesca il prestigio e l’efficienza che merita”.