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Federalberghi Puglia/ “L’aumento dell’Iva ci penalizzerebbe”

“L’imposta andrebbe invece ridotta”

Federalberghi Puglia paventa l’aumento dell’Iva e propone invece che l’imposta venga ridotta. «Condividiamo la proposta di Pierluigi Mantini, presidente dell’Osservatorio parlamentare del turismo, riguardo l’abbassamento dell’Iva dal 10 al 9% per i prossimi tre anni al fine di scongiurare l’evasione fiscale, da una parte, e il calo dei consumi, dall’altra, perché è un tema sul quale l’associazione dibatte da anni».

Commenta così Francesco De Carlo, vicepresidente di Federalberghi Puglia, che si augura vada in porto l’iniziativa proposta da Mantini perché «renderebbe il turismo italiano molto più competitivo». «La Spagna e la Francia hanno guadagnato i vertici della classifica europea per flussi turistici (1° e 20 posto) grazie ad una politica fiscale di vantaggio rivolta agli operatori turistici che si attesta al di sotto del 9%. Il nostro Paese – in quella classifica – occupa il quinto posto proprio a causa di una fiscalità penalizzante. Che sarà aggravata ulteriormente dal governo Monti che la porterà al 12% a partire da settembre di quest’anno con conseguenze destabilizzanti per l’intero settore e dall’imprevedibile impatto sull’economia e
l’occupazione», aggiunge De Carlo. «L’argomento – prosegue – è molto sentito dalle nostre imprese che operano con competitors internazionali. A parità di base imponibile, un pernottamento negli alberghi italiani può a costare al consumatore finale tra il 2 ed il 4,5 % in più a causa delle diverse
aliquote Iva praticate in Spagna e in Francia, Paesi turisticamente in concorrenza con l’Italia. È chiaro che i risultati della consultazione avviata a Bruxelles saranno utili per creare un sistema Iva più stabile, solido ed efficace».