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Energia elettrica: Mattinata, San Marco, Sannicandro, Vico e Vieste chiamati a pagare le addizionali

Gli abitanti di 33 comuni pugliesi dovranno pagare l’incremento delle addizionali comunali del 2011 con la prima bolletta emessa dai gestori delle aziende di energia elettrica nel corso di questo mese. Lo rende noto con un comunicato l’Associazione dei consumatori (Adoc) della Puglia. "Sono maggiorazioni che i comuni interessati hanno deliberato nel corso delle riunioni del Consigli comunali nel 2011 – sostiene Aida Viti, legale dell’Adoc Puglia – e che la società di energia elettrica ora mette all’incasso con effetto retroattivo. C’è da precisare che la stessa è una imposta per gli utenti che non ha alcuna relazione con le tariffe, tant’è che la busta recapitata, o prossima alla consegna, dovrebbe contenere una comunicazione a parte".
L’associazione dei consumatori pugliesi Adoc fa notare che "questo adeguamento è stato possibile per effetto della legge 10/2011 (conversione del DL 225/2010) la quale ha previsto un’apposita maggiorazione dell’addizionale dell’accisa dell’energia elettrica applicata con discrezione percentuale da comuni e province".
Nel caso specifico, Carovigno, Ostuni, San Donaci e San Pancrazio, nella provincia di Brindisi, hanno deciso un aumento percentuale, rispettivamente, del 50,35, 67,87, 12,00 e 30%. Corsano e Veglie, nel leccese, un incremento del 65,00 e del 33,34%; mentre Crispiano, in provincia di Taranto, del 15% e Lesina in provincia di Foggia, dell’85%.
Tutte le altre amministrazioni comunali, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Gravina, Polignano a M., Sammichele di Bari, Triggiano, in provincia di Bari, Alliste, Andrano, Botrugno, Calimera, Giuggianello, Nardò, Neviano, Poggiardo, Scorrano, Tiggiano in quella di Lecce, e ancora Ceglie Messapica a Brindisi, Leporano a Taranto, Mattinata, San Marco in Lamis, San Nicandro G., Vico del G., Vieste e Zapponeta nel foggiano, hanno optato per il massimo dell’incremento, ovvero il 100%; quindi una somma che varia da 37,18 a 40,80 euro.