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REPORTER DELLA TUA CITTA’-Vieste, tribuna in metallo per tifosi ospiti: altrove sì, al “R.Spina” no?

 

Egregio Direttore, indirizzo questa mia lettera alla rubrica “Reporter della tua città” anche se le foto che invio non rappresentano qualcosa che c’è a Vieste ma qualcosa che non c’è, anzi che dovrebbe esserci. Per il secondo anno consecutivo seguo l’Atletico Vieste sia nelle gare casalinghe che nelle trasferte in giro per la Puglia, constatando ovunque la presenza di qualcosa di ovvio, ma che a Vieste manca: il settore per i tifosi ospiti.

Le squadre che militano nel campionato di Eccellenza hanno spesso al proprio seguito un buon numero di supporters, ovunque sistemati su una tribuna lontana da quella occupata dai tifosi di casa, ovunque, tranne a Vieste. Al grido di “tanto qua non è successo mai niente”, spettatori viestani e ospiti vengono sistemati sugli spalti dell’unica tribuna presente al “Riccardo Spina”, completamente sprovvista di vie di fuga adeguate ad un deflusso in caso di disordini. Il compito di separare le due tifoserie è affidato ad un gruppetto di steward volontari individuati dalla società, e ad alcuni carabinieri. Nonostante la presenza di questo cordone umano di separazione, in occasione della gara tra Atletico Vieste e Manfredonia Calcio dello scorso campionato ci sono stati principi di scontri, che, sebbene prontamente sedati, hanno creato panico tra i tanti tifosi che affollavano la gradinata.
Le ipotesi di realizzare una tribuna dove far accomodare i tifosi ospiti sono sempre rimaste tali, soprattutto perché riguardavano la costruzione di strutture in muratura dai costi esorbitanti.

 

Le foto che invio, caro Direttore, le ho personalmente scattate in occasione delle recenti trasferte nei campi di Terlizzi e Corato. In entrambi i casi, noi ospiti siamo stati sistemati su tribune in metallo. Perché lì si e qui no? E se a Corato erano situate all’altezza della linea di metà campo, a Terlizzi siamo stati relegati di fronte ad una delle bandierine del calcio d’angolo, in posizione decentrata. A Vieste una gradinata in metallo potrebbe essere posizionata di fronte all’attuale tribuna, o sullo stesso versante ma dal lato opposto agli spogliatoi (per intenderci, dove in estate viene allestito il cinema all’aperto). Ricorrere a questa soluzione, non solo permetterebbe di separare le tifoserie evitando qualunque tipo di tensione sugli spalti durante la gara, ma fornirebbe un valido ausilio anche in altre occasioni, come concerti o eventi sportivi da organizzare in spiaggia (come già accaduto in occasione delle tappe dei campionati italiani dei tornei di beach volley e di sand volley). Sembra tutto così semplice: cosa manca al mio ragionamento per far si che tutto ciò possa diventare realtà?
Sandro Siena