Gli incendi boschivi si possono prevenire e controllare secondo un sistema scientifico pianificato
dall’Università di Bari, in collaborazione con la Protezione Civile,il servizio Parchi, il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco e le Associazioni di volontariato che operano nel settore sul territorio.
Il corposo Piano regionale antincendi boschivi 2012/2014, di circa 500 pagine, è stato presentato durante un convegno tecnico alla presenza dell’ assessore regionale alle opere pubbliche e alla protezione civile, Fabio Amati che lo presenterà alla prossima riunione di giunta per essere approvato. «L’elemento innovativo del Piano – ha spiegato il docente del Dipartimento Ambiente territorio dell’Università di Bari,Giovanni Sanesi – è di aver fatto collaborare tutti gli enti coinvolti nella stesura dello stesso mettendo così in rete le proprie competenze e professionalità». «Si è creata una mappatura della regione – ha sottolineato Sanesi – evidenziando le aree a maggior rischio incendi boschivi così da prevedere nel prossimi tre anni il potenziamento dei punti di avvistamento e di approvvigionamento dell’acqua e la creazione di piazzali per gli elicotteri di soccorso. Fondamentale è la formazione professionale degli operatori e la campagna di sensibilizzazione antincendio rivolta ai più giovani che lavorano in agricoltura che probabilmente nel tempo hanno perso i saperi tradizionali di tutela del territorio». «Siamo soddisfatti – ha detto Amati -dell’impegno scientifico espresso nella realizzazione del Piano e suggeriamo una ulteriore specifica attenzione per la prevenzione nell’approfondimento sui "tipi criminali" che provocano gli incendi attraverso un’analisi di diritto penale e di criminologia proprio per ampliare la rete delle competenze
contro il fenomeno degli incendi boschivi».
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