La rivoluzione viene dal mare. In tre anni a questa parte Rodi ha investito sul bene più prezioso per la propria comunità: l’oro blu, quello specchio d’acqua che rinfranca i turisti d’estate, sfama i pescatori d’inverno e che è stato per secoli il canale di commercio dei famosi agrumi garganici.
E dall’ estate 20009, quando il porto turistico è stato inaugurato, Il futuro e orientato verso il blu. "Questa notizia mi riempie d’entusiasmo e di speranza- commenta Carmine D’Anelli- in realtà abbiamo sempre avuto bisogno di questo indirizzo. È una soddisfazione per Rodi ma lo è anche per Il resto del Gargano. Anche altri comuni garganici che hanno una flotta di pescatori o che comunque si affacciano sul mare trarranno sicuramente benefici da un indirizzo così in un territorio dove il mare ha sfamato intere generazioni. Ovviamente tutto il rispetto per il geometra e gli altri indirizzi, ma questo corso serve davvero al nostro Gargano". Ma non finisce qui: "Dal momento che le recenti riforme hanno reso il percorso formativo del conservatorio universitario, stiamo lavorando per attivare la triennale di scienze della comunicazione, scienze turistiche e scienze tecnologiche. Purtroppo qui non c’è mai stata industria e non credo che il nostro futuro sia industriale. Dobbiamo pertanto puntare sulla risorsa più grande, il turismo, e rendere i nostri posti vivibili, dei veri paradisi". Come fare? "Nel nuovo Piano Urbanistico Generale vogliamo dare spazio alla bioarchitettura, con modelli energetici positivi ed ecosostenibili, case ‘bio’, piste ciclabili. .. stiamo studiando un accordo anche con la Facoltà di Architettura di Pescara per lavorare e creare corsi in merito. Questo è il nostro futuro e quello che vogliamo lasciare alle future generazioni".
L’Attacco
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