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Allarme bestiame sul Gargano numerosi capi uccisi dal freddo rischio epidemie

Sono stati trovati dalle squadre di soccorso durante le operazioni di ricognizione.

 

 Sporadici sprazzi di neve nella prima parte della giornata, ma anche un pallido sole nel primo pomeriggio. Ieri il Gargano interno ha vissuto una giornata tutto sommato "tranquilla" sul fronte maltempo dopo più di dieci giorni di passione, la perturbazione ha interessato più l’area a nord come
riferiamo in altra parte del giornale. Il sole ha rischiarato anche il cielo di San Marco in Lamis (550 metri sul livello del mare) il centro più colpito da questa eccezionale ondata di maltempo che non si vedeva da almeno trent’anni. Condizioni meteo quindi in via di netto miglioramento sulla Montagna del Sole. Gli esperti prevedono che il peggio sia passato (per il momento, perché a marzo è annunciata una nuova ondata di maltempo) e che nei prossimi giorni la situazione meteo tenderà a migliorare. Restano però le temperature rigide: sotto lo zero un po’ ovunque, da Monte Sant’ Angelo (900 m slm -4) a San Giovanni Rotondo (566 m slm – l). Si va verso la riapertura delle scuole nel paese sammarchese dopo undici giorni di chiusura. E anche a Rignano garganico. Mentre a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo le scuole avevano riaperto i battenti già lunedì scorso 13 febbraio. Diradata la neve, i problemi maggiori arrivano sempre dal ghiaccio sulle’ strade, a causa delle basse temperature, A tal proposito va ricordato che finora a San Marco in Lamis sono stati utilizzati oltre duemila quintali di sale per "liberare" le strade. Anche ieri i mezzi spargisale sono entrati in azione. Lo riporta il bollettino del Coc, centro operativo comunale di San Marco in Lamis, che sta monitorando la situazione sin dall’inizio, in stretto contatto con la unità di crisi della Prefettura di Foggia. Il quadro resta preoccupante nelle campagne. Le squadre di soccorso comunali ieri durante la ricognizione effettuata nelle zone interne hanno avvistato numerosi capi di bestiame
morti. Allo scopo di alimentare bestiame, sempre, più allo stremo, è stata girata una richiesta all’unità di crisi della Prefettura di Foggia di rifornire di foraggi le masserie colpite, anche attraverso l’uso di elicotteri.

Francesco Trotta