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Bar nelle scuole, la Provincia vuole gestirli

Scontro tra presidi e amministrazione. Nel mirino 13 esercizi e 120 distributori automatici. Il servizio è oggi gestito in autonomia dagli istituti.

 

I bar delle scuole superiori e i distributori di bevande e merendine al centro di uno scontro tra numerosi dirigenti scolastici e l’amministrazione provinciale. Per rastrellare risorse e finanziare il «fondo minute spese», l’assessorato all’Istruzione ha deciso di gestire le gare d’appalto per i servizi di ristoro presenti in molti istituti superiori della Capitanata. Gli uffici stanno facendo due conti dopo aver chiesto a tutte le scuole superiori di comunicare se c’era il bar e quanti distributori erano presenti negli istituti.
Nel mirino ci sono 13 bar e 120 distributori automatici che funzionano già nelle scuole. A tutt’oggi questo tipo di servizio per studenti, docenti e personale Ata è garantito in autonomia dalle scuole. I bar o le società che gestiscono i distributori versano al fondo d’istituto una somma che poi viene utilizzata dalle scuole per acquistare carta per le fotocopie, gessi, cancellini, visti i tagli continui alle risorse per il funzionamento. Ma, secondo la Provincia, essendo gli istituti di proprietà dell’ente, e dal momento che sulle bollette energetiche pesa la presenza di bar e distributori, tocca all’ente fissare il capitolato, fare le gare e aggiudicarle.
Il dirigente delle Politiche educative, Franco Mercurio ha inviato una lettera a tutti i capi d’istituto nella quale si chiede di «disdire i contratti in essere con tutti i gestori», di inviare all’ente le copie dei contratti con gli indirizzi dei gestori. Questi ultimi infatti saranno invitati alla nuova gara e avranno la possibilità di esercitare il diritto di prelazione. «Le risorse saranno destinate a finanziare il fondo minute spese – sottolinea Mercurio – e dunque i fondi torneranno alle scuole. Ma è indispensabile mettere ordine in questo settore. Il Consiglio provinciale varerà infatti un nuovo regolamento». Ma secondo i presidi l’amministrazione provinciale dovrebbe occuparsi delle condizioni in cui versano molti istituti, più che dei bar. Inoltre i contratti stipulati con i gestori sono stati fatti secondo una disposizione della Provincia del 16 ottobre 2009 che recitava così: «L’istituzione e l’assegnazione per la gestione d’eventuali servizi di ristorazione e bar, nell’ambito delle strutture di competenza, sono attribuite ai dirigenti scolastici». Senza contare che l’autonomia organizzativa e gestionale delle scuole è di esclusiva competenza del dirigente scolastico e del Consiglio d’istituto.