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Ischitella/ Diritto di Pesca famiglia Sanzone: sentenza storica per il comune

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sez. I, con sentenza del 28.02.2012 n. 444, ha finalmente fatto chiarezza su una questione addirittura secolare, avendo accertato e dichiarato la estinzione di qualsivoglia diritto esclusivo di pesca vantato dalla Famiglia Sanzone sul Lago di Varano e, in via derivata, dalla Società Agricola Solemar di Strizzi Giancarlo & C.  di Cagnano Varano. Oggi, grazie a questa sentenza la comunità Ischitellana si riappropria di ben duemila ettari dei seimila facenti parte del suo territorio compresi nel Lago di Varano. Tale era infatti la superficie vantata come appartenete alla famiglia Sanzone,  originaria di questi luoghi ma i cui ultimi esponenti da più tempo siu sono stabiliti nella Capitale.
Grazie a questa sentenza diventa finalmente possibile realizzare quel “piano regolatore” del  Lago di Varano, che costituisce una parte rilevante del progetto politico amministrativo della Giunta guidata dal Sindaco di Ischitella, il dott. Pietro Colecchia.
 Così spiega la questione l’assessore alla pesca,  prof. Raffaele Cannerozzi:
Siamo riusciti nell’intento di liberare il nostro lago da questa vera e propria “mano morta” invisibile.
Gli Ischitellani, spiega l’avv. Girolamo Arcuolo, di Monte S. Angelo, che ha curato gli interessi del Comune di Ischitella davanti al TAR di Bari,  ci provavano da sempre e avevano sperato nella eversione di questo “diritto” di origine feudale già ai tempi della Commissione presieduta dall’Intendente di Capitanata e Commissario Ripartiore Biase Zurlo, che si concludeva con l’ordinanza del 27 maggio 1811 (si, si parla del 1811 a ridosso della rivoluzione Francese),  ma in quella occasione la comunità ischitellana aveva dovuto accontentarsi del riconoscimento dei soli diritti civici di pesca per la comunità dei cittadini di Ischitella, mentre veniva mantenuto il diritto esclusivo di pesca a favore dei principi feudatari
Ci avevano provato, continua l’avv. Arciuolo, ancora in epoca fascista allorquando il Podestà di allora e i Sindacati Corporativi dei Pescatori avevano tentato di fare dichiarare la incompatibilità di quei diritti con la intervenuta inclusione del lago di Varano tra i beni demaniali dello Stato. L’esito però non fu favorevole in quanto con sentenza della Corte di Appello di Roma, sezione Usi Civici del 25 giugno 25 luglio 1941, poi confermata dalla Cassazione, veniva confermata la sopravvivenza di quegli antichi diritti.
Oggi, conclude l’avv. Arciuolo, siamo finalmente riusciti a dimostrare che quei diritti vantati dalla famiglia Sanzone si sono estinti.
È stato necessario ricostruire una complessa vicenda storico giuridica e addentrarsi in documenti antichi, tra i diritti reali di feudali propri dell’antico “Diiritto Comune” e ii “diritti reali” emergenti dalle codificazioni moderne ispirate al Còde Napoleon per il Regno di Napoli, poi tra le leggi promulgate sulla materia dallo Stato Unitario Sabaudo a ridosso della sua costituzione, a partire dal 1876 a oggi.
È stato un bel lavoro, condiviso con l’avv. Gilda Sacco di Manfredonia, appassionante e interessante. I Giudici del Tribunale Anministrativo Regionale hanno condiviso le nostre tesi e di ciò siamo orgogliosi. Soprattutto siamo contenti per le prospettive che  a questo punto si aprono per Ischitella e per l’intera comunità dei comuni della fascia costiera del Lago.
I Sindaco di Iscitella dott. Pietro Colecchia ha espresso un vivo ringraziamento per lo straordinario risultato raggiunto grazie alla competenza e alla professionalità dimostrata dai due avvocati.