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Vieste, no del Consiglio alla commissione d’indagine Sieco, sì alla “parità di genere”

Firmatarie della proposta elettorale Nobile, Giuffreda e Falcone.

 

 Il Consiglio comunale di Vieste ha respinto con sette "sì" (gruppo di maggioranza) e sei "no" (gruppi di minoranza), la proposta presentata dalle opposizioni circa la costituzione, a termine di Statuto, di una commissione d’indagine e verifica sul contratto che il Comune ha in essere con la Sieco Spa, la società che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. La massima assise cittadina, invece, ha approvato la mozione di adesione alla campagna di promozione della legge elettorale regionale di iniziativa popolare che vuole introdurre il principio della parità di genere nel meccanismo di voto. Il documento è stato presentato dalle due consigliere Annamaria Giuffreda (minoranza) e Giuseppina Falcone (maggioranza) e sottoscritto dalla sindaco Ersilia Nobile.
Il Consiglio Comunale di Vieste, quindi, s’impegna a collaborare con il comitato promotore per la raccolta delle firme necessarie a portare all’attenzione dell’Assise regionale la proposta che mira ad introdurre l’obbligo della doppia preferenza di genere differente. "La presenza delle donne nella società è quantitativamente e qualitativamente sempre più numerosa e determinante – commenta la segretaria cittadina Federica Castagnetti – ma non trova un proporzionale riscontro nelle sedi istituzionali.
Il Circolo del PD e il gruppo consiliare della lista civica di centrosinistra ‘Per un’altra Vieste’, coordinato da Annamaria Giuffreda, esprimono grande soddisfazione per il risultato ottenuto e per aver offerto un contributo determinante al suo raggiungimento. Le donne del Consiglio comunale, superando le contrapposizioni politiche, hanno reso il Comune di Vieste protagonista della campagna per la partecipazione attiva delle donne nella politica – conclude Castagnetti – facendo compiere all’intera comunità un passo avanti verso una democrazia più compiuta".

Gianni Sollitto