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Turismo/ Il Gargano abbassa i prezzi per recuperare competitività

Con i pacchetti pasquali, scattano le prove generali per la stagione turistica 2012.

 

 E’ scattato il conto alla rovescia per il primo appuntamento turistico della stagione 2012. Le strutture turistiche, soprattutto alberghiere, scaldano i motori: dal ponte pasquale e da quello del primo maggio si capirà l’andamento della stagione turistica. L’anno scorso per il Gargano le cose andarono benissimo: i primi ponti primaverili fecero segnare segnali decisamente positivi, nonostante un andamento meteo piuttosto avverso, con incrementi nell’ordine del 5-7% delle presenze: un trend positivo che si sarebbe mantenuto per tutta la stagione, facendo parlare gli operatori in riferimento alla stagione 2011- come dell’estate della ripresa. L’esordio stagionale reca una novità importante: una certa flessione dei prezzi che sta probabilmente ad annunciare il desiderio degli operatori di rilanciare l’offerta e la competitività, a fronte di una concorrenza – anche da parte delle altre province pugliesi – che va diventando sempre più agguerrita. E’ quanto si ricava da una indagine condotte dal Quotidiano sull’offerta turistica pasquale pugliese sul sito specializzato settimanasantainpuglia.it: il costo medio di un soggiorno turistico pasquale sulle località del Gargano è di 143 euro, a fronte dei prezzi che oscillano tra 160 e 300 euro praticati nel resto della regione. Si tratta senza dubbio di un segnale positivo, soprattutto nella prospettiva di quella destagionalizzazione che, come affermano gli addetti ai lavori, rappresenta la sfida di futuro più importante per l’economia turistica pugliese. Il turismo è per la Puglia un potentissimo motore di sviluppo economico, per il trend in ascesa, uno dei più significativi dal 2006 ad oggi. I recenti dati diffusi dall’Osservatorio del Turismo, della Regione Puglia dicono che l’impatto del turismo sul Pil regionale del 2010 è del 7,7%, e con una stima elaborata dall’IPRES (Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali) dell’8,1% sul Pil 2011, sino ad una previsione del 9, 7% nel 2015. Un dato ancora più importante se si pensa che solo nel 2006 l’incidenza del Turismo sul Prodotto interno lordo regionale era del 3,4%. La Puglia piace sempre di più ai turisti italiani e stranieri e infatti l’offerta ricettiva pugliese -secondo l’Osservatorio regionale del Turismo – è aumentata nel 2011 del 3,6%, per cui oggi la Puglia può offrire circa 72.250 camere e 250.000 posti letto per un totale di 4.691 strutture. Una recente indagine campionaria svolta dall’Istat sui viaggi e vacanze in Italia e all’estero da parte dei residenti in Italia conferma le eccellenti prospettive per la nostra regione e, di conseguenza, la necessità per il Gargano (inteso non soltanto come turismo marino, ma anche religioso e culturale) di ritagliarsi nella crescita economica che si prospetta per il settore a livello regionale, una quota sempre più significativa. Per le vacanze di 4 o più notti, la Puglia nel 2011 è risultata tra le prime sette regioni italiane con un tasso del 5,6%. Nel periodo tra luglio e settembre la nostra regione è la seconda regione dopo l’Emilia Romagna (1.0,4%) con una percentuale di viaggi di vacanza del 10,1 %. Le buone prospettive per la Montagna del Sole (ma anche la necessità di recuperare capacità attrattiva e competitiva) sono confermato da un altro dato che affiora dall’indagine. L’istituto nazionale di Statistica pur rilevando, in linea con l’Osservatorio regionale del Turismo, un notevole aumento dell’ offerta ricettiva negli ultimi anni, colloca la Puglia al quindicesimo posto in Italia per posti letto negli esercizi ricettivi. Ma la provincia di Foggia, in questo scacchiere critico, è l’area pugliese che possiede il numero più rilevante di strutture ricettive: dovrebbe quindi far valere questa potenzialità, anche per le possibile ricadute a livello occupazionale. Un altro spunto di riflessione è rappresentato dall’indagine Istat sui posti vacanti in Italia, cioè opportunità lavorative disponibili ma non sfruttate. Uno dei tassi più alti sul territorio nazionale è proprio quello legato alle professioni turistiche. Ad esempio per l’attività di servizi di alloggio e ristorazione, il tasso di posti vacanti medio dei primi tre trimestri del 2011 è dell’ 1,2%, mentre nei primi nove mesi del 2010 era dell’ 1,06%. Allo stesso modo per i servizi di noleggio e agenzie viaggi il tasso di posti vacanti in Italia nei primi tre trimestri dell’anno passa dallo 0.96% del 2010 all’1,23% del 2011. È uno fotografia chiara di una domanda in aumento in tutto il territorio nazionale che può trovare in Puglia, e in modo particolare in provincia di Foggia, notevolissime opportunità. Può pertanto essere ritenuto un segnale importante quello dato dalle imprese turistiche per il primo appuntamento turistico del 2012: prezzi più contenuti all’interno di un’offerta di qualità. Può essere la ricetta vincente.

Michele Delli Carri
Il Quotidiano di Foggia