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Un giovane artista viestano vincitore di un premio in Trentino

La bozza del lavoro presentata da Marco Baj

Una catasta di legna dall’imponente dimensione di 40 metri quadri per 5 di altezza sarà l’opera che ricorderà il tragico alluvione che nel 1966 sommerse il paesino di Mezzano, in provincia di Trento. A realizzarla sarà Marco Baj, varesino di nascita ma viestano di adozione, che si è aggiudicato l’edizione di quest’anno di Cataste&Canzéi, un percorso artistico permanente allestito tra le vie del paese trentino che annualmente vede aggiungere una realizzazione.

Il tema di questa edizione è “L’alluvione”: l’intento degli organizzatori è quello di ricordare, esattamente sul punto più significativo, l’alluvione che il 4 novembre del 1966 invase Mezzano, interessata da una grande frana del rio Val de Stona che arrivò a coprire i primi piani di mezzo paese; contestualmente il torrente Cismon ruppe gli argini proprio nell’ansa a monte del paese e venne di fatto con la frana a costituire un accerchiamento che isolò il paese. Quasi tutti gli abitanti della parte del paese interessata lasciarono le case trovando rifugio nella metà del paese rimasta intatta. Proprio sullo sperone architettonico che tentò l’ultima resistenza all’alluvione, Marco Baj costruirà la catasta, la cui imponenza sarà pari all’importanza di tener vivo il ricordo.

Baj si è distinto per una interpretazione intensa e creativa. Così egli introduce la sua opera: “Vorrei  creare un moto ondoso colorato , che richiamerà appunto il tema del concorso, dove all’interno disegnerò  dei pesci , di varie forme e dimensioni, che si trasformeranno ,scendendo verso valle, in quadrati e rettangoli  per poi trasformarsi in un particolare di pianta del vostro paese”.

La bozza del lavoro presentata da Marco Baj

I lavori saranno effettuati nel prossimo mese di giugno mentre in questi giorni è in atto il sopralluogo per definire i dettagli necessari alla realizzazione dell’opera.

Marco Baj nasce a Varese il 13/05/81. Ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Forlì (indirizzo metalli), poi successivamente all’Accademia di Belle Arti di Foggia (indirizzo scultura). Trasferitosi a Vieste fa esperienza presso la chiesa di San Francesco nella bottega di Salvatore Palumbo dove impara a modellare la pietra. Si sposta dopo pochi anni a Cesena dove svolge l’attività di falegname, in concomitanza insegna Plastica all’Istituto d’Arte di Forlì. Ritornato a Vieste nell’ottobre 2008 continua lo studio sul segno e sul bianco e nero. Rinnega ogni contatto con il colore mentre mantiene sempre vivo l’interesse verso la figura umana. Partecipa a numerosi concorsi: Premio Terna03 2010, Rilegno d’Ingegno, 10mo alla centesima bandito da Google, Premio Terna 2008, concorso bandito dalla fondazione A. Pomodoro, progettazione logotipo "La Via dei Metalli-Iron Route", progetta "Oggetto Magico Emozionale" bandito dall’associazione culturale Luzzari, progettazione del bicchiere Martini Bombay. Attualmente vive tra Dublino, Valencia e Vieste.

Il manifesto di La vittoria dell’importante concorso nel Trentino ha spronato Marco a far conoscere ai suoi concittadini le opere da lui realizzate (dipinti e sculture), che verranno presentate in una mostra patrocinata dal Comune di Vieste e allestita nei giardini pubblici di Corso Lorenzo Fazzini il 6 maggio prossimo.