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Vico/ Raccolta dei rifiuti “rischio paralisi” minaccia il sindacato

Proclamato lo stato di agitazione: si rispettino gli accordi o andremo al muro contro muro.

 

 Rischio concreto che, a breve, possa esserci il blocco del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani a Vico del Gargano. Lo stato di agitazione è stato proclamato dal responsabile del coordinamento territoriale USB, Mangia Santo, il quale, tra l’altro in una nota inviata al prefetto, Giovanni Francesco Monteleone, al sindaco del centro garganico, Luigi Damiani e alla "Tekno service" di Torino, Azienda che da circa un mese gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, chiede l’immediata attivazione di un "tavolo di raffreddamento". Che la "grana" dovesse scoppiare era nell’ordine delle cose nel momento in cui – come ricorda il sindacalista – dopo un primo incontro tenutosi presso il Comune di Vico al termine del quale si stabilirono le modalità passaggio dei dipendenti della ditta Tecneco (Ha gestito il servizio sino al 31 marzo) e che contestammo per alcuni inquadramenti non veritieri, si ebbe un ulteriore incontro al quale non fummo invitati, nonostante – ricorda Mangia – che la nostra Organizzazione sindacale, abbia oltre l’ottanta per cento degli iscritti (tra dipendenti aziendali e comunali del servizio di igiene urbana). Mangia si chiedeva se la "mancata convocazione fosse dovuta a pura dimenticanza o volontà specifica dell’amministrazione comunale e dei suoi dirigenti; quel che sappiamo – sottolineò – è che il verbale d’accordo sottoscritto con altra sigla sindacale merita di essere impugnato in quasi tutte le sue parti". Il responsabile del coordinamento sindacale, ricorda ancora di aver sollecitato un incontro con Amministrazione comunale e "Tekno service" per "sanare situazioni venutasi a creare dopo il passaggio e penalizzanti per i lavoratori, visto il silenzio che continua ad esserci rispetto a delle specifiche richieste fatte, quali l’aumento nel livello di appartenenza reale di alcuni lavoratori; la trasformazione del contratto da part-time in full-time per i lavoratori aventi diritto; l’assunzione del lavoratore con qualifica da autista a cui non è stato permesso il passaggio; reale fabbisogno di personale a fronte dei servizi da garantire secondo contratto, si vede costretta a dichiarare lo stato di agitazione di tutto il personale della "Tekno service". Mangia Santo – sottolineava – che nonostante il capitolato d’appalto sia chiarissimo sul numero del personale a tempo pieno che deve essere utilizzato dall’azienda (diciassette lavoratori) solo tredici, compresi i quattro dipendenti comunali, sono a tempo pieno. Non è la prima volta che il sindacato è costretto ad intervenire per difendere i diritti dei lavoratori addetti al servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani. "Pensavamo che la democrazia rappresentativa fosse – conclude Mangia – un dato acquisito, evidentemente al Comune di Vico del Gargano vi è un concetto molto particolare di democrazia".

Francesco Mastropaolo