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Tariffe dell’acqua, passo in avanti per gli sconti alle famiglie disagiate

L’assessore Amati annuncia il raggiungimento dell’accordo tecnico, ora si attende che tutti i soggetti siglino l’intesa.

 

 «È stato condiviso in linea tecnica il Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Autorità idrica pugliese, Acquedotto pugliese e Anci Puglia, per la concessione di agevolazioni tariffarie alle utenze deboli nell’erogazione del servizio idrico integrato; per l’approvazione e la sottoscrizione si attende che tutti i soggetti competenti adottino i rispettivi atti d’approvazione». Lo annuncia l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati che ha presieduto l’ultima riunione del tavolo tecnico. «Credo di poter dire – sottolinea Amati – che il sistema di agevolazioni tariffarie congegnato rappresenti un’originalità, almeno italiana, tra tutti i gestori del servizio idrico integrato, rendendoci sperimentatori di una soluzione che tiene assieme il bisogno e la necessità di conseguire risparmi, in linea con le politiche e le decisioni internazionali più moderne». Il protocollo, ricorda la Regione, «disciplina il sistema di agevolazioni tariffarie per la fornitura del servizio idrico integrato a nuclei familiari residenti in Puglia, che versano in condizioni socio economiche disagiate. Oltre ad interventi di carattere congiunturale, l’accordo impegna le parti a rendere coerenti gli interventi strutturali con i principi di riduzione e razionalizzazione dell’uso della risorsa, di sostenibilità ambientale e di progressività della partecipazione ai costi». In particolare, la Regione «si impegna a mettere a disposizione del soggetto gestore una quota aggiuntiva di risorse pubbliche pari a 120 milioni di euro, da utilizzare per finanziare investimenti già inseriti nel Piano d’ambito, ma previsti a carico della tariffa; i risparmi conseguiti produrranno una progressiva riduzione della tariffa nel periodo 2013-2018, che verrà destinata a finanziare le agevolazioni previste dal protocollo» . Potranno accedere alle agevolazioni previste, ricorda Amati «gli intestatari del contratto di utenza Aqp appartenenti a tre categorie: nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 7.500 euro, nuclei familiari numerosi con un reddito Isee inferiore a 20.000 euro e nuclei che versano in condizioni particolari di difficoltà, con reddito Isee inferiore, a 10.000 euro annui». Nei prossimi anni, in base alla evoluzione del Piano d’ambito e del contesto socio-economico regionale, «si procederà alla revisione del  sistema tariffario sulla base di obiettivi condivisi, con particolare riferimento alla riduzione dei consumi e alla agevolazione delle fasce deboli».