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Unioncamere-Ministero sono quasi centomila i posti di lavoro disponibili

Cuochi, fabbri e falegnami l’esercito degli introvabili.

 

 Saldatori, cuochi, infermieri, esperti di marketing, falegnami, ingegneri, commercialisti, fabbri. Sono alcuni dei mestieri introvabili, di cui le aziende vanno a caccia, e che però faticano non poco a reperire sul mercato, nonostante la penuria di posti e 1’esercito di disoccupati sempre più numeroso. L’annuale classifica del 2011 è stata redatta dal rapporto Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro. Si tratta di quasi 100mila posti di lavoro: 31.790 nelle grandi imprese e ben 61.720 nelle Pmi. Dal rapporto si evince una domanda delle imprese che fatica sempre più a essere soddisfatta, mentre nel 2012 Unioncamere indica in 130mila i posti di lavoro che andranno persi, a causa della recessione. Imprese grandi e piccole sono alla caccia di almeno 25 categorie professionali. Tra queste, le piccole e medie imprese (fmo a 100 dipendenti) hanno bisogno di 1.530 operai addetti ai macchinari, 960 alle macchine movimento terra, 810 operai tessili e dell’abbigliamento, 3.330 riparatori di impianti, 1.820 fabbri, 7.460 operai edili specializzati, 2460 saldatori e carpentieri, 1.840 tecnici ingegneri, 1.100 chimici e fisici, 880 tecnici matematici, 820 falegnami, 500 ingegneri. Le grandi imprese (oltre 100 dipendenti) cercano soprattutto 1.380 ingegneri, 1.840 manager gestionali, 1.640 esperti di marketing, 1.920 tra matematici e fisici, 1.140 commercialisti e specialisti bancari, 1.740 infermieri e paramedici, 1.640 cuochi e addetti alla ristorazione, 880 autisti, 1.310 montatori e riparatori impianti ma anche 520 saldatori, 330 operai specializzati. Le professionalità che si fatica di più a trovare coprono una fetta del 20,6% del totale delle assunzioni programmate dalla grandi aziende; poco meno per le piccole e medie imprese (19,9%).