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Politica/ Tempo di navigazione per l’ex sindaco di Rodi D’Anelli

“Emiliano piace alla gente ed è credibile”. E sul successore, Pinto: “vedremo se il suo esecutivo sarà serio come il mio”.

 

 "I partiti sono tutti in caduta libera, la gente è stufa della politica, crede solo in percorsi di credibilità personale". Ad esprimersi con tale lucidità è l’ ex sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, consigliere provinciale eletto nel2008 nelle fila della Lista Pepe. Lo scorso venerdì, invitato dal consigliere regionale Orazio Schiavone, D’Anelli ha partecipato all’inaugurazione della sede del movimento Emiliano per la Puglia e per la prima volta ha parlato con il sindaco di Bari di
prospettive politiche a quattr’ occhi. Come spiega, ha colto sensazioni assai positive. "Molti miei amici di Bari, miei colleghi e dirigenti delle Ferrovie del Gargano, mi hanno sempre detto un gran bene di Michele Emiliano- rileva- Su l0 persone almeno 8 lo stimano e apprezzano il suo lavoro di primo cittadino. Devo dire, invece, che ho registrato molte perplessità su Nichi Vendola, il cui flop sulla sanità è evidente: ha fatto un buco nell’acqua, basta interpretare la sua assenza sul Piano di rientro e sulla razionalizzazione degli ospedali. Il Governatore si è guardato bene dal chiudere
l’ospedale di Terlizzi, il suo paese natale". D’Anelli sostiene di condividere tutto quello che Emiliano ha annunciato nel circolo di Via della Repubblica a Foggia. "Parlava col cuore e con il cervello, ha anche ripetuto che il segretario del suo partito, Sergio Blasi, sapeva". L’ex sindaco rodiano, artefice dell’operazione del porto turistico, non teme di perdere consensi per un suo approdo nel centrosinistra piddino di Michele Emiliano. "Non vi sono problemi legati ai partiti o alle appartenenze. Oggi si guarda agli uomini e alle donne impegnate in politica- rimarca- se nel centrosinistra emergono un soggetto e un progetto credibile non vedo perché l’elettorato dovrebbe aprioristicamente ignorarli. Oggi occorre fare un percorso di serietà: nessuno può più promettere posti di lavoro, il lavoro bisogna andare a cercarselo". Secondo D’Anelli i piccoli Comuni possono solo creare occasioni di lavoro, come è accaduto a Rodi con il porto, che ha dato occupazione a 11 ragazzi in estate e a 30 giovani dipendenti delle maestranze edilizie. "Le istituzioni devono creare opportunità di lavoro, ma non possono sostituirsi al mercato e alle personali competenze", è il suo commento. Ebbene: come annuncia D’Anelli, sono tanti i possibili scenari che possono vederlo protagonista. Nel corso dell’ultimo comizio del centrodestra a Rodi, prima del voto del 6 e 7 maggio, che ha decretato la straordinaria vittoria di Nicola Pinto ha incontrato l’ex ministro Raffaele Fitto, dominus del Pdl in Puglia, il quale lo ha costantemente blandito. "Devi avere pazienza" ,è stata la carezza fittiana. Ma a tal proposito D’Anelli è chiaro. "Un po’ di tempo fa ero interessato ad un progetto che nasceva con Franco Di Giuseppe prima della scissione dall’Udc. Oggi spero che Angelino Alfano possa dare nuovo slancio al Pdl, non ritengo che sia un partito finito, come dicono in tanti, ma allo stesso tempo mi guardo intorno. Chi ama la politica e ha esperienze amministrative decennali come la mia non può star dietro ai saltimbanchi o agli aspiranti stregoni che credono di essere i migliori collettori di voto. Servono idee". A detta del politico rodiano, la crisi della politica risiede nel dare spazio a personalità che non hanno alcuna competenza amministrativa ed ideale. "La maggior parte dei deputati e dei senatori al tavolo del Parlamento non porta nessuna abilità: molti parlamentari non sono mai stati neppure consiglieri comunali. C’è chi invece può arrivare nelle sedi che contano con un fardello di esperienza e può davvero contribuire allo sviluppo del proprio territorio. Lo stesso vulnus si può rintracciare anche a livello provinciale o regionale". Se da un lato, al segretario provinciale del Pdl Franco Landella va lasciato del tempo per lavorare, dall’altro, secondo D’Anelli, alcuni politici locali potrebbero essere chiamati per un nuovo progetto da federare al movimento rappresentato da Orazio Schiavone. "Non è più tempo di fidarsi localmente di soggetti referenti di Fitto o di altri che da 20 anni indicano gli stessi nominativi. La politica- sottolinea il presidente della commissione provinciale ai trasporti- va fatta dalla base". Ecco dunque che D’Anelli ha già pronto parte del suo movimento, con un gruppo di 7 professionisti a Vico del Gargano, altri militanti a Carpino e Rodi e 3 grossi operatori turistici a Vieste. Anche Nicola Vascello, definito da D’Anelli "un pulito idealista", che insieme a Raffaele Vigilante ha già incontrato Michele Emiliano, potrebbe far parte della partita. "A Rodi 1400 persone hanno aderito al nostro progetto, la cui campagna elettorale è costata appena 200 euro. All’Hotel Adria sta nascendo questo movimento: i ragazzi si avvicinano con difficoltà alla politica, spesso ne vengono attratti solo per bisogno come nei peggiori retaggi della Prima Repubblica, ma con noi le cose vanno diversamente". La scuola di politica di Carmine D’Anelli, centrata sulla legalità, sta già calendarizzando degli appuntamenti. "Vogliamo controllare l’amministrazione Pinto, se la sua squadra migliorerà sulla nostra riga, vuoi dire che senza falsa modestia abbiamo qualcosa da insegnare. Se invece cadrà nell’oblio come e più del 1999, vorrà dire che lo contrasteremo. Per 10 anni c’è stata un’amministrazione seria e non c’era opposizione. Ora c’è una minoranza che intende fare opposizione, vedremo se il suo esecutivo sarà altrettanto serio". Il futuro con Michele Emiliano per il funzionario delle Ferrovie del Gargano è ancora tutto da scrivere. D’Anelli è più che ottimista. "Nella politica serve concretezza e il sindaco di Bari l’ha dimostrata. Ai tavoli regionali e nazionali si deve poter dire delle persone sedute: questa è gente con le palle".

Antonella Soccio
L’Attacco