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Puglia/ Dopo 50 anni ecco la carta geologica

L’assessore Barbanente: “Chi costruisce in zone sensibili non ha più scuse”.

 

 Una corsa contro il tempo per recuperare il tempo perduto in decenni di smemoratezza. cresce e si arricchisce mese in mese il Sit (Sistema informativo territoriale) della Regione Puglia, voluto e realizzato dall’assessore all’ Assetto del territorio, Angela Barbanente che vi ha materialmente messo mano, con gli esperti del suo ufficio e la collaborazione delle Università pugliesi, dal 2006. Ieri, tra le carte aggiornate attese da oltre un cinquantennio, alla cartografia informatizzata che il governo della Puglia mette a disposizione (gratuitamente) di tutti gli operatori del settore, si è aggiunta anche la nuova carta geologica. con una definizione di 1 : 5Omila. Un dato di conoscenza che da un lato costituisce un insostituibile supporto a quanti sono titolari della potestà pianificatoria del territorio, dall’altro sottrae qualsiasi scusa a chi, negli anni passati, ha lasciato che le città si ampliassero a dismisura e le trasformazioni urbane avvenissero nel più totale disordine nascondendosi dietro «legislazioni ridondanti e contraddittorie» e, appunto, «cartografie poco aggiornate o difficilmente fungibili». «Un’indagine del CResM – spiega l’assessore Barbanente – ci indica come, nel corso degli anni, l’attenzione dei cittadini si sia spostata, nella scelta ad esempio di un’abitazione, dalla ricerca estetica a quella della sicurezza e del comfort . Ed è appunto a questa domanda di sicurezza che le Istituzioni, siano esse scientifiche come l’Università, o politiche come la Regione, hanno il dovere di rispondere, tanto con un’adeguata pianificazione, tanto aumentando le possibilità di conoscenza del territorio da parte dei cittadini. Noi – ha detto ancora Barbanente – abbiamo un ritardo drammatico da recuperare: sappiamo che il mancato aggiornamento la mancata conoscenza ci hanno condotto a costruire in zone fragili, con risultati, a volte, purtroppo, drammatici. Alla presentazione della nuova carta geologica della Puglia ha partecipato ieri anche buona parte dello staff che ha materialmente lavorato alla realizzazione attraverso rilievi’ in campo e attività di ricerca e di laboratorio. La delegazione dell’Università di Bari era guidata dal professor Giuseppe Baldassarre, direttore del dipartimento di Geologia e Geofisica. È lo stesso staff che sta lavorando per arrivare a scale di ulteriore dettaglio per la conoscenza del territorio, le cosiddette zonizzazioni. Da una scala generale si passa ad una particolare, dalla Regione al territorio, dal territorio alla città fino a tabellare qualsiasi emergenza e fragilità ad esempio di carattere sismico. Ma questo è lavoro ulteriore rispetto alla carta geologica. «Abbiamo il dovere di prevenire i drammi, le sciagure – chiarisce – l’assessore Barbanente – che l’utilizzo della scienza moderna ci consente di evitare, proprio grazie ad una pianificazione responsabile che ha come elementi fondamentali la conoscenza particolareggiata dei territori. È quello che, insieme all’ Autorità di bacino (Adb), e al Sistema informativo territoriale (Sìt), impiegando mezzi sì cospicui, ma mai sufficienti, la Regione sta facendo dal 2006. E che continueremo a fare, in sinergia con le Università e con le altre Istituzioni, perché il territorio muta di continuo nella continua interazione con l’uomo». A proposito di mutazioni, l’assessore ha annunciato la stipula, a breve, di protocolli d’intesa con gli uffici giudiziari della Puglia perché si avvalgano a piene mani dei nuovi strumenti cartografici e di banca dati sulle fragilità del territorio al fine di sostenere in maniera più efficace e con elementi di certezza la lotta contro l’abusivismo edilizio.