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ALLA SCOPERTA DEI “GIOIELLI” DEL GARGANO

Un itinerario di istruzione e formazione. Un’occasione per conoscere la Capitanata e le sue radici, la sua storia e le sue tradizioni. Così Billa Consiglio, vicepresidente della Provincia di Foggia e assessore alle Politiche Educative, ha illustrato gli obiettivi del viaggio premio che mercoledì 9 maggio i ragazzi dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico hanno effettuato all’Oasi di Lago Salso, facendo tappa a Pulsano, dove hanno avuto la possibilità di visitare l’Abazia (foto del titolo e 1 sotto, l’interno; ndr) e visionare la mostra sugli eremi.

 Il viaggio è il premio ricevuto dagli studenti nell’ambito del concorso bandito dall’Amministrazione provinciale e riservato alle scuole di ogni ordine e grado della Capitanata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Il concorso prevedeva per le scuole superiori la realizzazione di un cortometraggio. L’Istituto di Rodi – vincitore del primo premio – lo ha incentrato in un moderno tg sull’epopea risorgimentale a Rodi e sul brigantaggio garganico. Il lavoro ha impegnato gli studenti delle attuali classi V B, III A e IV A Igea, IV A e V A Geometri (foto 2) per l’intero anno scolastico 2010-11. Prendendo spunto da due testi dello storico rodiano Michelangelo De Grazia, gli speaker di "Rodi News 150", in una serie di collegamenti con gli inviati speciali nelle piazze e nelle campagne di Rodi, fanno rivivere dalla viva voce dei protagonisti di quell’epoca le atmosfere delle drammatiche giornate degli anni 1860-1862.

«Vincere un premio – ha commentato la Consiglio – è sempre importante, soprattutto se si tratta di un premio vinto nel nome dell’Unità d’Italia. Quello indetto dalla Provincia è stato un premio per la memoria, con il quale abbiamo voluto ricordare l’animo patriottico che rese una l’Italia. Ma è anche un premio per la memoria che si rinnova, per la memoria che si alimenta e cresce giorno per giorno, a ogni incontro, a ogni esperienza nuova, a ogni sguardo attento rivolto al mondo e agli altri. Sono particolarmente orgogliosa di un premio che abbiamo voluto indirizzare alle giovani generazioni, che sono il nostro domani, e alle quali abbiamo inteso così idealmente passare il testimone dei valori nazionali ed etici dell’amor di Patria.

«In questa giornata, in questo viaggio alla scoperta o alla riscoperta delle bellezze paesaggistiche e naturali della nostra provincia – ha concluso – avete avuto l’occasione di vivere un’opportunità di crescita e di arricchimento umano e didattico, e rafforzare il legame con la Capitanata. La Patria è infatti innanzitutto il luogo delle appartenenze. Sono felice che questo viaggio premio sia stato per voi uno strumento per imparare ad amare la nostra terra e anche un modo per costruire una forma di “turismo scolastico” che valorizzi ed esalti le straordinarie eccellenze storiche, paesaggistiche e culturali della provincia di Foggia».

Scrive Maria Laura Sciarra, a nome degli studenti dell’ITCG: “Ci hanno chiesto di esprimere le nostre impressioni in merito al viaggio-premio offerto dall’Amministrazione provinciale di Foggia e noi con molto piacere scriveremo qui di seguito il nostro reportage, innanzitutto voglio ringraziare la Provincia per tutto ciò che ci ha offerto, è stata un’ottima organizzazione curata nei minimi dettagli per far sì che quella del 9 maggio fosse una splendida giornata. Siamo partiti da Rodi Garganico alle 8.10. Il viaggio è stato molto tranquillo e piacevole, trascorso tra canti popolari e sorrisi. Scesi dal pullman, davanti all’Abazia di Pulsano abbiamo trovato ad attenderci la dottoressa Luigia Limotta con lo staff della Provincia, che prima di presentarci la guida che ci avrebbe illustrato la storia dell’Abazia e degli eremi di Pulsano, si è raccomandata con noi di mantenere un assoluto silenzio, visto il luogo sacro e armonico.

“La guida turistica è stata molto efficiente, ha saputo spiegarci nei minimi particolari cosa stavamo vedendo durante il percorso. Dopo aver visitato l’Abazia di Santa Maria di Pulsano, abbiamo ringraziato la nostra guida e dopo alcune foto ricordo con sfondo il meraviglioso panorama dell’Abbazia e del Golfo di Manfredonia, abbiamo ripreso il pullman alla volta del ristorante. Dopo un’ora abbiamo raggiunto la ‘Trattoria Lago Salso’ il cui personale ci ha accolto benissimo, nonostante la nostra vivacità! Abbiamo mangiato bene, anche il posto era molto carino. Il sole splendente ci è stato favorevole per giocare sulle giostre (e ritornare, ahimè, bambini!), scattare foto che rimarranno un ricordo per noi che quest’anno siamo giunti al culmine dell’esperienza scolastica. Dopo pranzo, intorno alle 15 è venuto l’assessore Billa Consiglio per un breve saluto e congratularsi con noi per l’ottimo lavoro svolto durante la creazione del video per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

“Dopo averla salutata, abbiamo incontrato due volontari del Centro studi naturalistici che, armati del loro telescopio, ci hanno mostrato e illustrato, lungo il percorso, tutte le specie di uccelli presenti nell’Oasi (foto 3-4). Personalmente la cosa che più mi ha affascinata è stata la presenza di un nido di cicogne (foto 5), che non avevo mai osservato così attentamente. Dopo tanto cammino, piacevole per ciò che abbiamo visto ma stancante data l’alta temperatura, insolita per il mese di maggio, intorno alle 17.30 siamo ripartiti per tornare a casa. Ci teniamo molto a ringraziare nuovamente chi è stato così gentile da offrirci questa splendida giornata, non capita spesso di ricevere questo tipo di regalo”.

Scrive Marianna Lovreglio (V B Igea): “Dopo la realizzazione del nostro cortometraggio per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la Provincia di Foggia ci ha premiato, facendoci visitare l’Abazia di Pulsano. La guida ci ha raccontato la storia di quel paradiso terrestre, un’abazia medievale importante, visitata anche da un Papa, scavata nella pietra. Molte volte noi del posto sottovalutiamo le meraviglie del nostro territorio, considerandole scontate, ma grazie a questa visita abbiamo potuto vedere coi nostri occhi le bellezze del nostro territorio. Dopo aver degustato le specialità del posto, abbiamo fatto un’escursione nell’Oasi Lago Salso, dove abbiamo potuto vedere ciò che il territorio offriva (diverse specie di uccelli). La Provincia, secondo me, ci ha offerto una grande opportunità, quella di apprezzare veramente il nostro splendido territorio e non di visitare ciò che è solito”.

Commenta Antonio Pizzarelli (V B): “La guida, con il suo saper raccontare la storia di quel luogo, è riuscita a catturare il nostro silenzio e la nostra attenzione. L’Abazia mi ha colpito molto perché dei monaci di quel tempo con niente sono riusciti a costruire una bellezza simile”.

Scrive Michele Pio Stefania (V B Igea): “Le icone che c’erano dentro l’Abazia erano bellissime, raffiguravano soprattutto la Madonna e il Cristo. Dentro l’Abazia c’erano anche delle teche che contenevano le ossa dei monaci morti, e queste ossa mi hanno colpito molto perché, secondo me, questo vuol dire che i monaci tenevano molto all’Abazia e ci volevano rimanere anche da morti. Anche la mostra fotografica era bella: mostrava gli eremi da diversi angoli e da diverse prospettive. Tutto sommato è stato un bel viaggio, io mi sono divertito molto, ringrazio la Provincia che ci ha regalato questo viaggio come Premio e ringrazio soprattutto Armando Quaglia che ha reso possibile la realizzazione del filmato e tutto il casting che ha partecipato e ha vinto il concorso. Rifarei volentieri sia il viaggio che il filmato perché mi sono divertito molto a fare queste esperienze e spero che la scuola partecipi ad altri concorsi e li vinca per far divertire anche quelli che non sono potuti venire stavolta con noi”.

Un ringraziamento da parte della Dirigenza e degli studenti dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico va a Billa Consiglio, vicepresidente della Provincia di Foggia, e allo staff dell’Ufficio Politiche Educative coordinato da Luigia Limotta che ha organizzato, con competenza e lungimiranza, il Concorso, la Festa della Scuola e il Viaggio Premio a Pulsano e all’Oasi Lago Salso.

Un ringraziamento speciale va al regista Armando Quaglia, a Luisa e Nicoletta Quaglia che hanno collaborato alle riprese e alle animazioni del cortometraggio “Rodi News 150”, a Milly Carraro dei “Nicolai “ di Rodi Garganico e a Laura Casasola del “Museo dei Nonni” di Peschici che hanno fornito gli abiti e gli oggetti d’epoca, al Corpo dei Vigili Urbani e a don Michele Pio Cardone che hanno reso possibili le riprese esterne nel centro storico di Rodi e nel recinto del Campanile della Chiesa di San Nicola di Mira, alla GarganoTV di Vieste, che ha permesso le riprese del tg nei propri studi televisivi, al Centro Studi Martella di Peschici e all’Uriatinon di Rodi per la consulenza storica.

Teresa Maria Rauzino*

*Docente referente del Progetto: "Verso il 150° dell’Unità d’Italia" dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico

LE SCHEDE
A. NOTIZIE STORICHE SULL’ABAZIA E SUGLI EREMI DI PULSANO = Costruita sul colle di Pulsano nel VI secolo per opera del monaco-papa San Gregorio Magno, l’abbazia, con i suoi eremi circostanti, è stata sino ad oggi – con alterne vicende storiche – luogo di monaci, anacoreti e cenobiti, orientali e latini. L’originario monastero-eremo passò, per un breve periodo, a ridosso del X secolo, sotto la giurisdizione dei monaci cluniacensi. Distrutto successivamente da incursioni saracene, agli inizi del XII secolo fu ricostruito ad opera di San Giovanni da Matera, pellegrino al celebre santuario micaelico di Monte Sant’Angelo. Si narra che “una donna, degnissima di venerazione per l’aspetto di serena pietà, con la mano gli indicò dove dovesse andare per edificare una chiesa”: Secondo il canone iconografico è la Madre di Dio odigitrìa, “colei che indica la via”, la perpetua custode di Pulsano, che in seguito sarebbe sempre stata venerata con grandissima devozione dalle popolazioni locali, anche nei periodi di abbandono da parte dei monaci.

Dall’austera testimonianza di vita di San Giovanni da Matera scaturì una ordine monastico autonomo, gli Eremiti Pulsanesi, detti gli “Scalzi”, che rifacendosi rigidamente alla regola di San Benedetto e alla tradizione monastica orientale, ebbero in questo monastero garganico e nei suoi eremi la loro Casa Madre, da cui dipesero circa 40 monasteri, sparsi in Puglia ma anche in Italia centrale e settentrionale e persino oltre l’Adriatico. Fra il XIV e il XV secolo l’Ordine pulsanense si estinse e l’abbazia fu custodita da monaci cistercensi, a frati domenicani e francescani, e infine monaci celestini, che furono presenti stabilmente su questo colle fino alla soppressione murattiana del 1809. Il complesso monasteriale fu affidato in seguito dal Demanio borbonico ad alcuni sacerdoti diocesani che lo gestirono fino al 1969, anno in cui fu definitivamente abbandonato e in cui cominciò un processo di grave depauperamento artistico dell’abbazia, a causa di furti di ignoti e atti vandalici. In questo luogo, per secoli, santi uomini si dedicarono totalmente alla contemplazione e all’ascesi, nella vita cenobitica e specialmente in quella eremitica. Oltre all’abbazia sono disseminati ben 24 eremi con celle e luoghi di culto e di lavoro, alcuni persino affrescati, collegati tra loro da una rete di stradine e sentieri scoscesi, purtroppo anch’essi in stato di semiabbandono.

Ma dal 1990, grazie all’opera del volontariato prima, e successivamente dei monaci, qui di nuovo presenti dal 1997, l’abbazia è oggi rinata a nuova vita. L’anno scorso al primo posto tra i Luoghi del Cuore del FAI (Fondo ambiente Italiani), con 34.118 segnalazioni, si sono classificati proprio gli Eremi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano: ventiquattro eremi scavati nella roccia grigia su strapiombi di oltre 200 metri (www.abbaziadipulsano.org).

B. L’OASI LAGO SALSO = L’Oasi Lago Salso fa parte del sistema delle zone umide di Capitanata, le più importanti dell’Italia Meridionale. L’Oasi è infatti una zona umida di 540 ettari, di elevato valore naturalistico, formata da un alternarsi di specchi d’acqua e folti canneti, situata nel Comune di Manfredonia e formata da tre vasche arginate (la Valle Alta, la Valle di Mezzo e la Valle Bassa o Lago Salso vero e proprio) di profondità variabile da 50 a 170 cm, a seconda del livello stagionale e delle esigenze gestionali.

Essa è compresa nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano ed è anche parte di un’area più vasta (Sito di Importanza Comunitaria – SIC e Zona di Protezione Speciale – ZPS) molto importante dal punto di vista naturalistico ai sensi della legislazione europea. Essa costituisce, quindi, un importante tassello di un comprensorio di zone umide ed estesi terreni agricoli, con un valore naturalistico-ambientale complessivo di eccezionale rilievo. Nel corso degli anni sono stati realizzati, e sono tuttora in corso di realizzazione, numerosi interventi finalizzati alla conservazione delle specie animali più minacciate presenti inPuglia, attraverso l’attivazione di progetti finanziati dalla Comunità Europea (LIFE) e dalla Regione Puglia (POR) (www.oasilagosalso.it).

 

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