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Tutela del mare, da Rodi Garganico no a petrolio e offshore (5)

Ieri alle 18 si e’ riunito nell’aula consigliare del comune di Rodi Garganico, il tavolo tecnico formatosi per dire "no" alle trivellazioni nell’adriatico. Erano presenti il presidente del consiglio regionale Introna, il consigliere regionale Di Gioia, l’assessore provinciale Pazienza, i sindaci del Gargano e i componenti di varie associazioni ambientaliste. A rappresentare il comune di Vieste c’era l’assessore Pasquale Parisi, che nel suo intervento, tra l’altro molto apprezzato, ha evidenziato, senza remore, che la riduzione da 12 a 5 miglia marine della distanza minima dal mare, per l’estrazione di idrocarburi prevista nel decreto sulle liberazioni varato dal governo Monti, e’ un assist ad alcune lobby di potere e che la mancanza di un piano energetico per una politica seria, volta alle energie sostenibili, sono un impedimento alla crescita. Ha sottolineato inoltre che non c’è bisogno di cercare nuovi giacimenti di petrolio, perché abbiamo i nostri giacimenti di materie prime e sono il sole, il vento, le discariche nelle quali si forma biogas ed il potenziale risparmio derivante dall’efficientamento energetico. Nella speranza che gli sforzi di questo comitato producano un effetto positivo si e’ conclusa la seduta con la sottoscrizione di un documento d’intesa da presentare al governo, in cui si chiede che la distanza dalla costa per le piattaforme petrolifere sia ripristinata a 12 miglia e che le royalty siano portate dal 4% all’80%, per scoraggiare le Major energetiche a trovare campo fertile nei nostri mari.