Menu Chiudi

UDT Gargano: la controreplica di Gatta a Giuffreda

Con stupore, ma anche con un pizzico di divertimento, ho letto della acidula dichiarazione del consigliere comunale Annamaria Giuffreda in ordine alla mia interrogazione sulla vicenda della Unità di Degenza Territoriale di Vieste, Vico e San Nicandro G.co. Lo stupore mi deriva da una “indebita” (ed inconferente)  ingerenza del suddetto consigliere in una interlocuzione tra il sottoscritto e l’assessore regionale alla Sanità, in questo momento più che mai contestato in ogni dove della Puglia per lo scellerato disegno di riordino del sistema ospedaliero che vede penalizzato, tra l’altro, anche il punto nascita e l’Unità di Terapia intensiva Coronarica dell’ospedale di Manfredonia. Ma questa è un’altra storia che approderà in aula dove verrà data battaglia.
Il divertimento, invece, dalla constatazione che il consigliere Giuffreda, la quale evidentemente è affetta da malcelato livore per la propria disfatta elettorale alle ultime comunali di Vieste, alla quali mi onoro di avere contribuito, non ha saputo leggere il testo della mia interrogazione, che tratta di un tema per me tutt’altro che “oscuro”, non foss’altro per averlo approfondito anche con interlocuzioni dirette e costanti con i diretti interessati e con i vertici della ASL.
La cosa incredibile è che il consigliere Giuffreda rivolge al sottoscritto alcune domande che ben avrebbe fatto, dimostrando, non oggi, ma in tempi non sospetti, maggiore sensibilità sociale, a rivolgere all’assessore regionale alla Sanità. Ma sarebbe chiederle troppo, soprattutto ove si consideri che è stata finora silente di fronte ai vari saccheggi della giunta Vendola sul Gargano,  ai vari disservizi nel campo della Sanità pagati da incolpevoli utenti.
Esisteva il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) che permetteva ai tanti anziani di essere curati gratuitamente, cambio catetere, prelievi di sangue e prestazioni varie, servizio che oggi viene erogato solo sulla carta con pazienti costretti a pagare prestazioni che dovrebbero essere gratuite anche grazie alla complicità di alcuni sanitari che tacciono e non denunciano… Lo sa il consigliere Giuffreda, lei che è medico di base?!
Le Unità di Degenza Territoriale sono nate per ridurre la spesa ospedaliera sui ricoveri cosiddetti inutili od inappropriati, e proprio i medici di base avrebbero dovuto valorizzare questo servizio. Eppure, dopo pochi anni, e parliamo dell’UDT di Vieste, le cifre la dicono lunga sul trend negativo: nel 2010 ci sono stati 125 ricoveri, nel 2011, 97 ricoveri, e nel 2012 finora 42 (lo sa il consigliere Giuffreda?!)…    
Non occorre la laurea in medicina per sentirsi depositari delle Verità, basta studiare ed applicarsi, ma soprattutto non essere presuntuosi e capire che c’è sempre da imparare. L’unica Verità è che chi oggi demagogicamente assurge a maestrina, ha taciuto e continua a tacere, mentre sono ripresi i pellegrinaggi negli ospedali (quelli ancora attivi!) per ottenere prestazioni ambulatoriali che un tempo venivano rese dal poliambulatorio di Vieste.
Al di là della polemica alla quale non ho potuto sottrarmi, rimane la mia ferma volontà di rappresentare le ansie e le aspettative di una popolazione, quella garganica,  che merita di più e che non può continuare ad essere maltrattata da un governo regionale che non ha esimenti, checché ne dica una sterile difesa d’ufficio.

Giandiego Gatta
   Consigliere regionale P.d.L.